elementi di psicoterapia: le
implicazioni terapeutiche dell'empireologia epistemica
[con riferimento al paragrafo PTF752.html_[...]]
1.] nel punto 43.] del paragrafo PTF752.html_[…], si dice
che “perché l’uomo sia sano è
necessario che egli esca dal sogno del paradiso, avuto per superare il senso di
morte, cioè dal sogno che è il paradiso, e viva nella dimensione terrena come
reale dimensione terrena, in cui il potere è immagine del paradiso, non
sostituto ad esso [cioè potere naturale-terreno, non
soprannaturale-ultraterreno, come sua simulazione violenta]”.
2.] questa condizione non appare sufficiente per la
salubrità mentale.
3.] il sogno del paradiso non si attiva solo per superare il
senso di morte, ma per esprimere i desideri paradisiaci [volontà di piacere, di
potenza, di dominio, volontà assoluta e senza limiti].
4.] questa volontà [senza limiti] è "naturale" per l’uomo, ed
ha carattere soprannaturale.
5.] è una propaggine che esce dalla mente e cerca
appagamento: la sua frustrazione genera nell’uomo il senso di morte.
6.] ecco quindi che la ricerca epistemica svolge una terapia sull’uomo
proiettando il suo desiderio [infinito e senza limiti] nell’al di là.
7.] credere nel paradiso è condizione per la salubrità
dell’uomo: i desideri infiniti [cosiddetti “infantili”] non vanno repressi, ma
liberati con la loro proiezione in paradiso.
nota
gesù parla del regno dei cieli. la sua ipotesi per l'uomo
moderno è dubbia. ma introdotta, per l'uomo "cambia tutto". cambia tutto sia in quanto salubrità
mentale, perchè esiste ora il luogo dove appagare i desideri che
non si possono appagare in terra [nessun uomo può farlo, a meno
di limitare questi desideri], sia nei rapporti sociali, perchè
l'uomo è giudicato da dio, e avrà in paradiso ciò
che si è guadagnato in terra, con l'amore e la rinuncia.