elementi per una codificazione del sapere
1.] una prima codificazione del sapere potrebbe consistere
nella distinzione tra
a.] oggetto,
b.] soggetto
c.] e rappresentazione,
dove il soggetto è la duplicazione dell’oggetto e la
rappresentazione è il prodotto conoscitivo tra oggetto e soggetto [essa è
duplicazione dell’oggetto e del soggetto]. ma in quanto il soggetto è il luogo
della verità, la rappresentazione è parte del soggetto [è il verbo].
inoltre possono valere le seguenti distinzioni:
a.] oggetto come oggetto, oggetto come soggetto, oggetto come rappresentazione;
b.] soggetto come pensiero e soggetto come vita;
c.] rappresentazione come pensiero, linguaggio e percezione.
2.] una seconda codificazione del sapere potrebbe consistere
nella distinzione tra
a.] realtà [essere come oggetto],
b.] verità [essere come soggetto, con soggetto come pensiero
e soggetto come vita],
c.] tecnica
d.] e arte.
3.] una terza codificazione del sapere consisterebbe nella
considerazione che realtà, verità, tecnica e arte, da un lato, e oggetto,
sogggetto e rappresentazione, dall’altro, non riguardano primariamente l’uomo,
bensì [nell’ottica epistemica] dio, e cioè sono le parti della realtà
necessaria e eterna: quindi,
a.] oggetto per dio [oggetto necessario e eterno], dio essendo il soggetto [S],
b.] oggetto per l’uomo [oggetto creato],
l'uomo essendo anche il soggetto [s],
c.] ecc.
4.] riguardo alla seconda codificazione, si osserva che la
verità, distinta in pensiero e vita, è duplicazione della realtà, come, nella
prima codificazione, il soggetto è duplicazione dell’oggetto.
5.] a questo punto, c’è da chiarire che cosa possano essere
la tecnica e l’arte per dio [essi sono parti del paradiso], e quale la loro
essenza per l’uomo e per l’attuale momento storico, in cui l’arte, servendosi
della tecnica, imita la realtà, ma non la realtà apparente.
6.] se la rappresentazione [prodotto conoscitivo] è
l’oggetto riprodotto nel soggetto, la tecnica potrebbe essere il prodotto
vitale tra oggetto e soggetto [come la corazza/robot è duplicazione del corpo,
che la/lo riveste]. l’arte costituirebbe la rappresentazione dell’oggetto
mediata dalla tecnica secondo l’attività onirica del soggetto.
7.] nell’uomo, nella storia, accade che, poiché per creare
dio si servirebbe della tecnica e dell’arte, la salvezza dipenderebbe anche dal
rapporto tra tecnica e arte, per cui l’uomo risulta pulsionalmente attaccato [dipendente]
alla tecnica e all’arte.
8.] nel regno del male, con la tecnica, che riproduce la
realtà, l’arte porta l’uomo a duplicare con la tecnica non la realtà apparente,
ma la realtà soprannaturale [mt 11, 12], ma in questo modo l’uomo sperimenta il
paradiso, per cui il regno del male è anche uno stadio necessario e positivo
della storia della salvezza, come riproduzione terrena del regno dei cieli [mt 11, 12; mt 13, 44].
nota
circa quindici anni fa, ci si è accorti che con la prima
codificazione del sapere si può dare luogo a una logica_matematica complessa
dell’essere, che sarebbe forse propriamente l’ontologia [la protologia la
precede, come logica_matematica del principio/esistenza]. ad esempio:
a.] l’oggetto [O], in quanto è la realtà, include il
soggetto [S] e la rappresentazione [R]: O(O, S, R).
b.] la R, in quanto rappresentazione dell’O, è tale per cui
si ha R(O), e poiché O(O, S, R), allora si verifica che R, includendo O, è tale
per cui R(O, S, R), per cui vale anche R(R).
c.] ecco, quindi, che esistono R [rappresentazioni] di vario
livello, così come anche O di vario livello [perché l’essere include se stesso:
l’Intero è parte di sè] e ciò spiega come la realtà si duplichi, si
moltiplichi, non solo orizzontalmente, ma anche verticalmente, per cui dio stesso
[S] risulta anche scomposto infinitamente.