PLATONE
Platone (nato ad Atene nel 428
a.C. e quivi morto nel 347 a.C.) è stato considerato come il più grande
filosofo della storia.
Egli esce dal mito, prospettando
una realtà del mondo ultraterreno e terreno originata dall’Uno e dalla Diade.
Sopra la sfera terrestre, dove vivono gli uomini, è posto l’Iperuranio (che
significa “oltre-cielo”), che è il mondo delle Idee. Le Idee sono i prototipi
delle forme della realtà. Ad esempio: molti sono i cavalli, alcuni grandi,
altri piccoli, ma nell’Iperuranio esiste il “cavallo in sé”, cioè la forma
perfetta del cavallo, e così di tutti gli animali, i vegetali, e le cose
inanimate (ci sono, per esempio, le essenze ideali del tavolo, della sedia,
eccetera). Perché Platone formula la teoria delle Idee ? Per mettere in accordo
gli uomini circa le definizioni da dare alle cose. Esiste infatti anche l’Idea
del Bene e della Giustizia: se tutti gli uomini volgono il loro sguardo al
Cielo, e contemplano l’Idea della Giustizia, e accettano di definirla in modo
comune, allora essi non possono più essere in disaccordo tra loro, e la pace
regnerà sovrana.
Platone espone le sue
riflessioni intorno a varie questioni, teoriche e morali. Nei suoi molti
dialoghi (come la Repubblica e le Leggi), egli formula una teoria dello stato
perfetto, che egli chiama “repubblica”, ma che ha la forma istituzionale di una
monarchia, retta da filosofi-re: soltanto i filosofi devono reggere lo stato,
perché, attingendo in modo proprio al mondo dell’Iperuranio, essi sono i più
sapienti e, quindi, i più saggi governatori della città.
Platone va oltre la religione
degli dei, ma crede in Dio e in una forma di giudizio universale, dove i giusti
ricevono un premio, e i cattivi sono puniti. Al di sotto dell’Uno sta il
Demiurgo, unico e vero Dio, che, copiando il mondo delle Idee (che Egli non
crea, essendo esse eterne, ma che contempla), plasma dalla materia informe il
mondo terrestre e umano.
Scopo dell’uomo è vivere
perseguendo il Bene, che è l’Idea suprema nell’Iperuranio.
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