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PARMENIDE
Parmenide di Elea (l’attuale
Velia, in Campania), vive intorno al 500 a.C. Il contributo di questo filosofo
riguardo alla conoscenza del principio primo della realtà è determinante. Egli
concepisce il concetto di “essere” (“l’essere è”), inteso come la sostanza
della realtà vera. Quest’ultima non è testimoniata dai sensi, perché il dato
empirico è mutevole, apparendo e non apparendo, e quindi manifestando la
dimensione del “non-essere”: ma “il non-essere non è”, cioè non può esistere.
Dall’impossibilità del non-essere e del divenire, Parmenide ricava gli
attributi fondamentali del vero essere: unico, eterno e immutabile. Che cos’è
questo “essere” ? Esso non pare possa dirsi che sia Dio, oppure la Natura. E’
una Sfera fredda e perfetta, l’approfondimento della cui essenza spirituale
appartiene più agli interpreti di Parmenide che al filosofo greco di Elea: ciò
significa che la natura della reale essenza dell’Essere perfetto deve essere
decisa da chi viene dopo Parmenide.
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