proposizioni sul rapporto tra configurazione_standard e configurazione_definitiva e sue implicazioni
sociologiche: fondamenti della sociologia come
scienza della trasformazione
sociale
1.] la configurazione_standard è
l’innesto di dio in paradiso [rapporto tra dio e paradiso], cioè la condizione
normale della vita e della conoscenza, proprie di dio in quanto soggetto
necessario dell’essere_necessario;
2.] la configurazione_definitiva
è la condizione, eterna e necessaria, definitiva delle anime_paradisiache inabitate
[innestate] in dio e del creato innestato [stabilmente e definitivamente] nel
sito_paradisiaco, suo “luogo naturale” [attualmente il creato è fuori del
paradiso, sempre interno, ma esterno al suo sito_naturale];
3.] ma, in quanto le anime sono
funzionali all’auto_completamento/evoluzione di dio, la
configurazione_definitiva è anche la condizione definitiva
di dio, dopo la creazione e in suo innesto in dio
[innesto delle anime in dio e del creato in paradiso], per cui la
configurazione_definitiva è l’evoluzione [attualmente in
atto], una volta definitivamente
compiuta, della configurazione_standard;
4.] la configurazione_definitiva
imita [riproduce strutturalmente] la configurazione_standard: la vita e la
conoscenza nelle anime beate riproduce [qualitativamente] il rapporto tra dio e
il paradiso [rapporto che è la configurazione_standard], per cui …
a.] nella dimensione [futura]
paradisiaca, la vita e la conoscenza umane sono standard_normali, cioè eterne e
perfette, riproduttive dello standard [vitale e conoscitivo] divino [proprio di
dio] [un esempio di tale condizione standard futura definitiva per le anime è
data simbolicamente dalle parole di gesù: “…
l’acqua che io gli darò (all’anima beata) diventerà in lui sorgente di acqua
che zampilla per la vita eterna”, gv 4, 14];
b.] nella dimensione [presente]
terrena, la vita e la conoscenza umane [limitate] sono a_normali [in quanto
limitate e diverse qualitativamente da quelle paradisiache, ad esempio essendo
evirata nell’uomo la dimensione della sua natura_divina, corrispondente al
verbo/anche l’uomo, come cristo, ha due nature/di esse appare all’uomo (all’anima
dell’uomo) solo quella umano_carnale/per cui l’anima_umana si autodefinisce
“uomo”].
5.] a questo punto si pongono le
seguenti riflessioni: la configurazione_standard [anche] include la configurazione
definitiva, …
a.] sia come "struttura" [presenza
in dio e in paradiso dei pre_innesti (biologici e geo_tecnologici), rispettivamente, per le anime e il
creato] [qui il discorso si collega alla pre_destinazione, intesa come possibile pre_innesto delle anime di tipo biografico],
b.] sia come "progetto" [presenza
in dio della possibilità di creare, non grazie alla sua
onnipotenza, ma per via
della necessità che pone dio, e che pone in lui il
progetto_uomo, per il suo
auto_completamento, condizionato alla (libera/eventuale) santità
dell’uomo/prima
di creare con il sacrificio del lavoro (studio), dio non è
santo, e prima di salvare
l’uomo con il sacrificio cruento di cristo sulla croce, dio non
può dirsi
veramente amore/allo stesso modo, dio, prima di creare, non può
dirsi dio_creatore/la santità, l'essere amore e l'essere
creatore sono caratteri che dio acquisice evolutivamente];
6.] ma la
configurazione_definitiva è, in senso specifico, la presenza definitiva delle
anime in dio, e del creato [stabilizzato] in paradiso [poste in dio le anime, e
il creato in paradiso, e chiuso il processo creativo, dio cessa di essere
onnipotente “di fatto” (lo è solo per nome, come identità storica della
creazione/processo, che è passata), e dio non può più annullare le anime e il
creato che, ora fondati direttamente sul principio esistenziale, sono esistenzialmente
autonomi e svincolati da dio/per questo l’anima paradisiaca beata è libera,
perché gode della stessa libertà di dio, fondata non su dio, ma sulle strutture
della necessità/attualmente, invece, con il creato “sospeso” da dio e da dio
“sostenuto” fuori dal sito_paradisiaco, le anime dipendono ancora
esistenzialmente da dio/questa instabilità, anche infernale, del creato viene dall’uomo
avvertita nell’inconscio, scatenata anche dall’instabilità storica (guerre e fame), per cui
l’uomo reagisce facendosi violento];
7.] in quanto la
configurazione_definitiva presuppone l’esistenza effettiva delle
anime in paradiso, di cosa sono proiezione attualmente le istituzioni giuridiche e economiche
sociali terrene ? [stato, imprese e mercato] ...
a.] non del paradiso, perché in
paradiso ancora lo stato [nel senso di repubblica] effettivo non esiste, in
quanto non esiste la comunione delle anime, essendo gli uomini ancora terreni;
b.] quindi tali istituzioni sono proiezione:
b1.] del progetto dello stato [configurazione_definitiva inclusa come "progetto" all'interno della configurazione_standard] ;
b2.] delle strutture di
pre_impianto [configurazione_definitiva inclusa come "struttura" all'interno della configurazione_standard] ;
b3.] della comunione in atto
creata da cristo [auto_clonazione cristica in fase];
8.] da ciò, per il punto b3.] di
7.], si ricava il fondamento della sociologia come scienza [paradisiaca] e tecnica [terrena] della
trasformazione sociale:
a.] cristo sta creando la
comunione delle anime;
b.] ciò presuppone di essere
salvati [si è anima_paradisiaca se si accede al paradiso];
c.] quindi gli uomini accedono al
paradiso, se cristo li ammette alla comunione delle anime [biblicamente/simbolicamente: al
“banchetto nuziale”].
9.] quindi l’uomo è sottoposto ad
una condizione: solo se fa la volontà di dio [ciò si
collega all'etica], l’uomo è ammesso al paradiso
[ciò si collega alla sociologia e alla tecnologia/solo per chi
è ammesso al paradiso, dio crea architettonicamente e
ingegneristicamente un "posto" in paradiso per lui].
questa volontà riguarda l’ammissione dell’anima
umana al paradiso da parte di
dio, e quindi dovrebbe riguardare da parte dell’uomo anche
l’esecuzione di ciò che
dio sta facendo [fondazione dell'azione sociale]:
a.] dio sta creando l’ordine_sociale_paradisiaco [comunismo_giuridico_pubblico e capitalismo_economico_privato];
b.] allora l’uomo deve creare
l’ordine_sociale_paradisiaco sulla terra [= comunione_(statale)_delle_anime];
c.] ma, secondo i principii della
sociologia epistemica, e della filosofia epistemica della storia, questa
riproduzione del paradiso in terra deve avvenire nel rispetto della specificità
della dimensione_terrena, perché:
c1.] l’uomo deve costruire
[socialmente e tecnicamente] il paradiso in terra;
c2.] ma il luogo della terra
[dimensione_terrena] non è il luogo del paradiso [dimensione_ultraterrena].
10.] in numerosi paragrafi è
stato affermato il seguente principio sociologico: in quanto la
dimensione_paradisiaca è standard_normale per l’anima, in
ogni luogo e tempo [nella storia
e sulla terra] l’uomo tende a riprodurre attorno a sé il
paradiso, anche in funzione pulsionale_soteriologica [cioè, per
salvarsi, l'uomo deve dominare il mondo e la storia/si tratta di dominarli in modo corretto, cioè separandosi da essi (mt 16, 26)]:
a.] da una casa [villa] con
giardino,
b.] al totalitarismo
storico_politico.
11.] in base al principio di cui
al precedente punto 10.], e tenuto conto di quanto detto ai punti c.], c1.] e
c2.] del punto 9.], ne segue che:
a.] la riproduzione del paradiso
in terra ["costruzione del regno di dio"], senza tenere conto della differenza [di luogo/e dei conseguenti limiti
dell’uomo, di cui al punto b.] di 4.]] tra paradiso e terra, determina fenomeni
sociali a_normali [e violenti, cioè disumanizzanti], quali:
a1.] la storia;
a2.] la globalizzazione;
a3.] le ideologie storiche,
… fatta salva la loro
conservazione e fondazione positiva nel sapere epistemico/nell'episteme
è data la forma assoluta di ogni ideologia della storia [capitalismo, comunismo, ecc.].
12.] ne consegue che la sociologia
deve trasformare la società, su imitazione del paradiso [regno della tecnica]
secondo …
a.] pace;
b.] tradizione [salvaguardia
della specificità della dimensione_terrena];
c.] benessere [inclusivo del ...
c1.] ... progresso], …
… determinazioni teleologiche a
carattere sociologico, in cui il [fine del] progresso non deve essere posto allo
stesso livello [del fine] della tradizione, ma deve essere collocato [cioè nascosto] all’interno
del benessere, per cui:
a.] tradizione = passato =
dimensione_terrena;
b.] progresso = futuro =
dimensione_paradisiaca.
13.] l’identità dell’uomo si
costruisce nel suo rapporto con il passato, e con la tecnica intesa come
anticipazione del futuro [anticipazione, non riproduzione];
14.] la sociologia è quindi …
a.] scienza del futuro
paradisiaco ...
b.] ... che studia il paradiso per
riprodurlo [secondo dovere etico] in terra;
c.] quindi essa è tecnica della
trasformazione sociale, ...
d.] ... trasformazione che avviene salvaguardata la specificità
della dimensione_terrena [il "passato", come perenne memoria storica, e il "presente" inteso come
produttivo di processi culturali ed educativi (l'istruzione scolastica), che rivivono il passato e anticipano il futuro
nel rapporto tra uomo e tecnologia].
15.] la dialettica tra tradizione e progresso, che secondo severino
deve oggi caratterizzare l'educazione scolastica, cessa così di
essere problematica, conflittuale e drammatica:
a.] l'episteme assolutizza il progresso;
b.] nell'episteme la tradizione ha il pieno dominio/controllo del progresso, ...
... il progresso essendo [.../essendo vissuto come ...] ... il futuro
del paradiso/il progresso è, per questo, "inattuale" nella
dimensione_terrena:
a.] la dimensione_terrena è il luogo_naturale per la tradizione;
b.] la dimensione_paradisiaca è il luogo_naturale per il progresso.