rapporto tra plotinismo, kantismo e hegelismo
nella trinitarizzazione del
processo emanativo plotiniano [da cui l’episteme separa l’ipostasi del mondo,
come da giustificazione seguente] trovano collocazione il kantismo, inteso come
dottrina dell’intelletto_cristico [cristologia = gnoseologia], e l’hegelismo,
inteso come dottrina dello spirito_santo [fenomenologia dello spirito]:
1.] il mondo come ultima ipostasi
plotiniana non trova giustificazione nell’episteme, secondo l’emanazione di
plotino, infatti l’emanazione emana dall’uno due ipostasi positive, strutturali
e organiche [soggetti sono l’uno, l’intelletto e l’anima, interpretati dall’episteme
rispettivamente come dio_padre, cristo e lo spirito santo], per cui non si
comprende perché il mondo dovrebbe essere l’ultima ipostasi, come in_organica
[oggetto] e negativa. il mondo viene quindi spiegato epistemicamente come riproduzione
finale dell’esistenza/principio iniziale, come da seguente schema:
2.] il noumeno kantiano, in
quanto teorizzato nel pensiero, non è solo “cosa in sé” come oggetto [oggetto e
soggetto “oggettivi”], ma anche come il soggetto che lo teorizza [parmenide:
pensare = essere; pensare il noumeno significa essere anche il noumeno], e il
verbo nell’episteme è proprio il soggetto conoscitivo specificamente preposto
in dio al pensiero del noumeno, replicato in dio nell’intuizione_intellettuale
divina [kant/cosmo_interno a dio: aristotele, avicenna e averroè];
3.] l’hegelismo appare come
dottrina dello spirito_santo [fenomenologia dello spirito] [in hegel: spirito_assoluto],
che proverrebbe come “spirito” [per generazione simile alla generazione del
verbo], dalle due nature di cristo_intelletto:
a.] l’idea [verbo] [tesi]
b.] e la natura [carne] [anti_tesi],
… come dice hegel, per il quale
lo spirito_assoluto è spirito come sintesi dialettica di idea e
natura.