differenza tra il concetto epistemico di evoluzione e il concetto di evoluzione adottato da
teilhard de chardin
1.] ci sono due livelli di
analisi in tale raffronto:
a.] il primo riguarda l’origine
del concetto di evoluzione e il suo uso da parte della scienza e di teilhard de
chardin;
b.] il secondo riguarda l’errore
di questo uso in relazione all’universo creato e apparente, corretto
epistemicamente.
primo livello di analisi
2.] nella teogonia_epistemica,
l’evoluzione [che può riguardare, secondo la matrice dimensionale, sia lo
spirito che la materia/preceduta in entrambi dall’emanazione/poi l’emanazione
viene associata specificamente allo spirito, e l’evoluzione alla metaria], concepita in
modo a_temporale, è una struttura dell’Intero_primario [rappresentato nella mappa dell'essere]:
a.] essa conduce a dio in modo
diretto, non mediato, dialettico [senza animali o casualità], ed
è processo
immenso_gigantesco, perché conduce a dio/non riguarda qui il
creato, e viene riprodotta nel creato. esiste in dio anche una
evoluzione
specificamente “animale”, perché in dio_trinitario
dio_spirito_santo è il
dio_animale_intelligente, come colomba [origine degli angeli, e questi
sono origine degli animali].
b.] come in dio e così nell’uomo,
l’evoluzione ipostatica divina [teogonica] si ferma in dio, e per proseguire
nel super_dio necessita di un atto libero di volontà, sacrificale:
b1.] in dio, la
creazione;
b2.] nell'uomo, la penitenza [lasciare dio operare nell'uomo].
c.] parimenti nell'universo creato
e apparente l’evoluzione, detta orizzontale, si ferma in adamo, in eden, e nell’umanità,
oggi:
c1.] essa attende l’atto etico
dell’uomo, penitenziale, che è proprio del regno di dio in terra fino alla fine
dei tempi;
c2.] poi, nell’apocatastasi, c’è
l’evoluzione verticale [ascensione del creato] e quella obliqua [sintesi, ora sospesa, tra ev_orizz ed ev_vert], con la
chiusura del processo apocatastico [inabitazione delle anime, impianto della
tecnica/paradiso e innesto del creato nel sito_paradisiaco] e l’onda eterna
apocatastica, in cui l'ev_obliq prosegue eternamente.
d.] quindi il peccato e la caduta
in eden avvengono a conclusione dell’evoluzione orizzontale, quando l’uomo è a
perfetta immagine del creatore;
e.] chiuso il ciclo del creato,
si chiude anche il ciclo di dio, e con il super_uomo [il “santo”: ad esempio:
san padre pio da pietrelcina], dio diventa super_dio [dio a evoluzione
compiuta].
secondo livello di analisi
3.] teilhard de chardin ha
confuso l’evoluzione orizzontale con l’evoluzione obliqua, anticipando [come
fanno gli scienziati, gli storici e gli economisti, perché la storia come
divenire epocale e la globalizzazione sono apocatastasi ascensionale anticipata,
del creato, nell’in_creato] l’evoluzione obliqua e così “saltando” il momento
dell’etica, che, essendo salvifico nell'uomo, è a carattere penitenziale:
a.] anche questo atto è evolutivo [cioè l'uomo che in
chiesa, durante la messa, si inginocchia, quando il prete inizia la
liturgia eucaristica, evolve];
b.] ma è un’evoluzione libera:
che può compiersi come non compiersi: è proprio
dell'evoluzione divina necessariamente creare [la libertà di dio
sta nel tempo della creazione, non nella decisione/altrimenti l'uomo
è totalmente contingente e non può inabitare in dio,
essere_necessario];
c.] a conclusione dell’evoluzione
orizzontale [in eden e oggi, nella storia], l’uomo è a
immagine del vecchio dio, e per unirsi al nuovo dio,
poiché il nuovo dio non c’è ancora [è in
fase di auto_clonazione], deve crescere moralmente e spiritualmente,
cioè evolvere nelle opere di salvezza;
d.] questa crescita è evoluzione,
libera, e avviene nell’atto penitenziale [tradizione ecclesiale];
e.] la scelta evolutiva etica
dura per tutta la storia;
f.] conseguentemente, teilhard de chardin ha formulato la sostanza evolutiva del processo etico, penitenziale e salvifico [= evoluzione di dio con l'uomo etico = santo].
4.] confondendo evoluzione
orizzontale e verticale, teilhard de chardin ha però affidato il miglioramento della
società all’inerzia dell’evoluzione della materia e dello spirito, anziché alla libera e responsabile
[eticamente] iniziativa dell’uomo: l'evoluzione
salvifica è salvifica in quanto si compie invece nell'atto di
volontà come atto di libertà [cioè responsabile];
5.] la società futura prospettata
da teilhard de chardin [dal testo della storia della filosofia di abbagnano e
fornero per i licei: “… Teilhard ritiene
… che l’umanità marci verso una super_umanità futura … (verso) un’unica membrana
organizzata (che ricopra la terra, con la …) … “planetizzazione umana”] è
simile a quella prospettata da comte: essa è l’immagine della comunione
paradisiaca delle anime, proiettata nella dimensione terrena [sociocrazia paradisiaca];
6.] l’unione evolutiva con il
cristo_punto_omega dell'universo è ciò che accadrà dopo il giudizio universale, e che teilhard de chardin
anticipa, “saltando” la prospettiva escatologica cristiana [con la fine del
mondo e il giudizio], unendo subito dimensione terrena e ultraterrena;
7.] il limite di questa visione
[idolatrica verso la materia apparente, a cui viene affidata quella "responsabilità"] sta nel fatto essa affida il
cambiamento sociale all’inerzia dell’evoluzione della materia, anziché alla
responsabilità etica dell’uomo, la quale, dice l’episteme, non può migliorare
la società se non si fa penitenziale in senso sacramentale, liberando l’uomo dal
peccato con le virtù cristiane intese in senso tradizionale.
8.] tra l’evoluzione
di ieri [ev_orizz] e l’ascensione futura [ev_vert] stanno:
a.] la libertà;
b.] la possibile penitenza
sacramentale;
c.] il giudizio divino, che
giudica la misura dell’evoluzione spirituale umana, secondo i punti a.] e b.]:
la misura cioè della “santità personale”.
9.] in conclusione, la filosofia di teilhard de chardin è
a.] nel vero, perchè tutta la creazione e la salvezza è
per l'evoluzione di dio con l'uomo [dottrina epistemica del senso];
b.] nell'errore, perchè questa evoluzione si compie non
sostituendosi all'uomo, ma con la sua libera e responsabile adesione.