relazione tra evoluzionismo e
creazionismo: sette condizioni assiomatiche:
1.]
nella comparsa dell’uomo il caso non ha finalisticamente, fisicamente e
evoluzionisticamente alcuna incidenza [il clinamen casuale del creato è fattore
metafisico, ed esso, casuale, è subordinato alla necessità del progetto_uomo
per l’ulteriore e definitiva evoluzione di Dio/la proposizione “Dio è già perfetto e non ha bisogno
dell’uomo” è forse di definizione nichilistica, e palesa il timore di
sopportare le conseguenze della precedente definizione (se Dio ha bisogno
dell’uomo, allora l’uomo è soggetto a pressione attenzionale da parte di Dio) e
la proposizione “allora ogni uomo sarà
salvato, se Dio necessita dell’uomo” è frutto di ignoranza epistemica: “Dio necessita dell’uomo per completare se
stesso, ma si completa positivamente solo con l’uomo etico/Dio si completa
anche con l’uomo non etico, necessitando per questo di infernalizzarlo
eternamente”: si perfeziona sia coi beati sia coi dannati] [si sarà
osservato che il presente sito accosta poche volte Dio alla parola “amore”:
questo perché in Dio l’amore è ciò che l’amore è nell’uomo, non la componente
fondamentale, ma solo una tra le sue componenti, di natura psicologica: Dio è
amore, ma è sensibile alla malizia degli uomini];
2.]
c’è un ordine nel creato, e questo ordine è piano e disegno intelligente [il
creazionismo da sempre rientra nella teologia cattolica, l’attuale creazionismo
americano è di definizione demoniaca, come suggestione satanica: dopo la
rivelazione del Figlio, il Padre non è mistero (c’è il demonio nel concetto di “mistero”):
l’Intelligenza, di cui parla il creazionismo, dopo due millenni di
cristianesimo, è un mistero nel senso di percezione misterica di Dio inteso
come “extra_terrestre”, definire tale Dio “vero Dio” o, deisticamente, come
pagano “architetto dell’universo” è, per il creazionismo americano,
indifferente] [la proposizione “Dio è mistero” è corretta, ma la contemplazione
di Dio come “papà” (più che padre) e mamma (più che madre) è determinazione più
importante della teologia negativa: l’ascetismo e l’eremitismo misterici, se
non consentono un accesso proiettivo immediato a Dio come padre e madre di una normale
e buona famiglia della media borghesia, sono fenomeni di possessione demoniaca:
fanno di Dio un fatto “prezioso” e “forzosamente inaccessibile”/inoltre, il
“Dio cristiano” è lo stesso “Dio dei filosofi”: ci sono numerose
stratificazioni di Dio, quella più interna vede Dio come padre e madre e amore,
quella più esterna vede Dio come “Uno” e “pensiero”, involucro esteriore del
primo/i dannati conoscono solo questo freddo involucro];
3.]
lo spirito non è evoluzione della materia [la proposizione di mons. Fiorenzo
Facchini, paleontologo, “materia che si
fa pensante” (così sul Corriere della Sera, oggi in data 22/2/2007) è
nichilistica, cioè non corretta, cioè errore/falsa]: lo spirito è evoluzione
dell’esistenza [sostanzialmente neutra: quindi, l’ammissione di un oggetto
esterno al soggetto non è “presupposto naturalistico”, perché la natura è materia,
e quell’oggetto è anche esistenza e spirito, non solo materia], e anche la
materia è evoluzione dell’esistenza, e, nell’evoluzione dell’esistenza, prima
viene lo spirito e poi la materia;
4.]
quindi, lo spirito precede la materia e dà forma a questa [anche se si deve
dire che l’esistenza ha struttura e forma, e dà forma sia allo spirito che alla
materia] [dice Gesù, in modo rigorosamente biologistico: “è lo spirito che dà la vita” (questo linguaggio non è religioso:
il padre ispira inconsciamente al figlio le parole che egli deve dire, il
figlio nel vangelo comunica con noi moderni): senza lo spirito e l’anima, il
DNA si affloscia come un guanto senza mano, e il risultato è empirico: il corpo
morto];
5.]
la struttura dell’evoluzione è necessaria e perfetta [immutabile, necessaria e
perfetta èl ’evoluzione non creata,
trascendente e immanente, che conduce a Dio, non quella creata, trascendente e
immanente, che conduce all’uomo/quest’ultima è imperfetta];
6.]
l’esistenza di Dio è quindi frutto dell’evoluzionismo perfetto [derivazione evolutiva
di Dio dall’essere necessario e perfetto] [in questa “evoluzione” stanno il
divenire, lo sviluppo, l’emanazione e l’evoluzione, la trinitarizzazione e la
binarizzazione] [qui si sta prevalentemente parlando di evoluzione in senso
stretto];
7.]
per il punto 2, essendo il creato derivato da Dio, dall’evoluzione, dal nulla,
dal caos e dal caso [clinamen creativo], caos e caso nascosti in eden, e che
emergono [in modo soteriologico previsto, positivo, voluto e determinato da
Dio, che “fa lo sgambetto” a Lucifero, e induce Lucifero a “fare lo sgambetto”
ad Adamo ed Eva, per la loro caduta, presupposto necessario per la loro
salvezza] in seguito alla caduta edenica, che, dice Ratzinger [in “Rapporto
sulla fede”] “ha conseguenze ontologiche
e cosmologiche” [libro non trovato/le parole sono nel paragrafo su Freud,
il Padre, il senso del peccato, e il titolo dovrebbe avere queste parole “il
padre dimenticato, il figlio ridotto …”], l’esistenza dell’uomo è frutto di un
evoluzionismo corretto dal creazionismo. questo è frutto di un intervento di
Dio nell’evoluzione naturale, non tanto come “guida” [ad esempio, accelerazione
dell’estinzione naturale dei dinosauri tramite meteorite], ma come pre_matrice
e pre_programmazione evolutiva [teoria dei semi di S. Agostino], tenuto conto
che la stele spirituale viene filtrata dall’evoluzione naturale materiale,
infatti:
a.]
l’evoluzione dell’anti_Dio è replicazione/duplicazione creata dell’evoluzione
di Dio [evoluzione perfetta];
b.]
ma l’esistenza di Cosmo_Adamo e degli uomini è non_normale dimensionalmente,
non esiste nella realtà di Dio l’uomo da duplicare, e pertanto la duplicazione
dell’evoluzione nel creato non produce alcuno spirito e alcuna materia
specificamente umane. quindi l’uomo è stato progettato e determinato dallo
spirito di Dio, che penetra nel creato [perché la duplicazione evolutiva dello
spirito non conosce l’uomo, che dimensionalmente non è a immagine di Dio, per
cui l’evoluzione,
che conduce normalmente a Dio, non può condurre normalmente all’uomo],
ma il creazionismo americano è demoniaco, perché colui che ha progettato l’uomo
non è una realtà “misterica” [quasi un extra_terrestre, in cui si proietta il
demonio, come nella sua epifania, divinamente non_normale, in “2001: Odissea
nello spazio”], ma è il Padre rivelato dal Figlio, di cui tratta da 2000 anni
la chiesa, per la quale Dio non è affatto mistero, perché si è rivelato, e il
cristiano, fondamentalmente, lo conosce.