DIMOSTRAZIONE_87:
PROTO_GNOSEOLOGICA, MASSIMA_MINORE, R_4
la presente dimostrazione è
fondamentale perché intuisce che il pensiero del principio comporta la
strutturazione protonica del pensiero, ovvero la sua necessitarizzazione [dim_8]
e interalizzazione [dim_6 e dim_47], e quindi, posto il pensiero del principio
da parte dell’uomo, è immediatamente dimostrata l’esistenza di Dio, sia come
derivata da tale pensiero, sia come presupposto di esso. essa è detta “massima” [come la dim_3, rinominata], perché è la più potente
[insieme alla dim_3, questa in difetto ma costituente l’asse portante
dell’epsteme], ma è detta minore, perché presuppone l’uomo, parte da esso, e
dunque è a posteriori. la dim_3 è stata ora ridefinita come maggiore, perché
invece, derivando Dio dal principio, prescinde dall’uomo e dal Creato. [ci si
sta accorgendo che tutte le dimostrazioni sono mistiche, perché il loro oggetto
è Dio.]
questa dimostrazione ripeterebbe la dim_6, se non fosse
anche la sintesi delle dim_1, 8, 9, 13, 14, 16, 23, 47.
dimostrazione:
1.] l’uomo pensa l’essere e quindi è l’essere [pensare =
essere] e quindi l’essere è [anche] l’uomo e un altro uomo [dim_6];
2.] quindi, l’essere ha la struttura dell’uomo [dim_9];
3.] quindi l’essere, che ha tale struttura, ed è infinito,
ha tale struttura umana come infinita [dim_6 e dim_47], quindi Dio esiste,
perché non può esserci uno “scheletro” [= la forma dell’uomo], senza che ci sia
anche la sua “carne” [= la sostanza dell’uomo: vita e pensiero] [fino a qui la
dim_6 e la dim_47];
4.] questa dimostrazione viene ora approfondita: il fulcro
della presente intuizione dimostrativa consiste nel fatto che l’uomo intuisce
l’esistenza in sé, o principio, e quindi c’è una immediata corrispondenza tra
pensiero e principio, e quindi essa corrispondenza è strutturalmente
originaria, e quindi l’uomo è necessario [dim_8] [perché, pensando/intuendo la
necessità, vi è identificato/la pensa perché è la necessità egli stesso/nessun
bambino nascia a caso/mai/tutto è progettato e previsto/fatta salva la libertà,
di Dio e dell’uomo], ma l’uomo non appare solo necessario [dim_1 e dim_8], e
allora questa pura necessità [il principio è puro, e tale è il suo pensiero],
inteso, come detto, come l’Uomo , ovvero Dio [dim_9] ...
[attenzione: se Dio è condizione della pensabilità pura, da parte
dell’uomo, del principio, oltre che dell’Intero, si ha un’altra
dimostrazione/si richidede analisi];
5.] il punto focale è che il pensiero [= contenuto] del
principio presuppone una strutturazione protonica del pensiero/mente [=
processore_conoscitivo];
6.] il pensiero come contenuto è l’intuizione, ovvero
l’essere/esistere del momento di identificazione tra soggetto/pensiero
[processore], da un lato, e realtà/principio e realtà/Intero, dall’altro [io
conosco perfettamente (in modo assolutamente oggettivo) un sasso, se sono quel
sasso];
7.] poiché il principio è trinitario, il soggetto che lo
pensa deve essere trinitariamente strutturato, ovvero essere una trinità di
soggetti: Dio/Trinità;
8.] quindi, non solo l’uomo è per l’essere e l’essere è per
l’uomo, ma, essendo il principio anche l’Intero, …
a.] il principio e l’Intero ha originato l’uomo e quindi
Dio: infatti, se io penso il principio, vi sono identico, ma il principio
“principia”, e quindi lo penso in quanto mia causa esistenziale [bisogna però
dimostrare che l’esistenza pura è un/il principio: ciò seguirà negli schemi];
b.] essi [il principio e l’Intero] hanno un uomo che è l’Intero,
e quindi l’Uomo ovvero Dio;
c.] essi hanno la Trinità come condizione del pensiero del
principio, in quanto questo è trinitario.
nota
le
dimostrazioni epistemiche sono dette epistemiche perché sono
incontrovertibili [in realtà, la dim_25 non è riuscita forse ad andare oltre
l’insufficienza dell’argomento ontologico, dichiarata da Kant. Ma rimane valida
per tutto quanto si è detto su Kant nell’introduzione alle dimostrazioni
tomistiche].
La
dim_87 è veramente incontrovertibile: anche se non si riuscisse a dimostrare
che l’esistenza è il principio, il pensiero umano da sempre ha pensato un
principio della realtà, o come archè o come physis [ad esempio: l’acqua di
Talete], e lo stesso Dio come principio [origine] [come Creatore] del Creato.
Quindi
il pensiero pensa il principio [ma, in Dio, innanzitutto Dio, come
auto_principio].
Ma
pensare significa essere l’oggetto pensato [fusione esistenziale con esso]
[come si vede, le dimostrazioni presuppongono teorie, ovvero l’episteme (una
data metafisica, ecc.)_]: pensare il principio significa essere il principio,
io vado in esso, e vengo da esso principiato. Ed esso è come me, perché se il
pensiero è il principio, il principio è [anche] il pensiero: ma il principio
detemina l’Intero, e così determina un uomo_Intero, cioè un Uomo, ovvero [per
la dim_9] Dio. io vado nel principio, e da esso esco come Dio, cioè lo
dimostro.