DIMOSTRAZIONE_35 [APOLOGETICA_SCIENTIFICA, MESSORIANA_SECONDA]
in base al principio dell’accordo
tra senso e vero [dim_32], tutti gli argomenti che parlano in difesa [apologetica]/favore
dell’idea di Dio, argomenti a carattere scientifico, sono valide dimostrazioni [a
carattere probabilistico] dell’esistenza di Dio.
si distingue tra:
1.] apologetica scientifica di
tipo epistemico [ad esempio: la confutazione dell’ateismo di Feurebach e di
Freud, utilizzando l’episteme];
2.] apologetica scientifica di
tipo esegetico_critico_storico [ad esempio: il libro di Vittorio Messori
“Ipotesi su Gesù”];
3.] altre determinazioni [ad
esempio: teologia_classica].
se è data apologeticamente una
confutazione di un’ipotesi contraria all’esistenza di Dio, allora è
probabilisticamente vera l’ipotesi ad essa contraria: Dio esiste.
La dimostrazione è detta
Messoriana_seconda, perché il tipo di apologetica dello scrittore Vittorio
Messori è tutta una forma di dimostrazione dell’esistenza di Dio:
1.] se l’uomo storico di nome
Gesù è davvero risorto dai morti, è credibile la sua testimonianza [“io sono
Dio”];
2.] egli è risorto dai morti, se
la scrittura definita Vangelo è una testimonianza credibile;
3.] l’apologetica messoriana
cerca di dimostrare credibile tale testimonianza, anche confutando le ipotesi esegetico_critico_storiche
contrarie ad essa [che cercano di dimostrare l’in_attendibilità dei libri detti
“Vangeli”].
note
1.] a fronte delle dimostrazioni
epistemiche dell’esistenza di Dio, permane l’unico argomento severiniano
dell’in_esistenza di Dio: “tutto è
eterno, quindi il Dio_Creatore dal nulla non esiste”. La sua confutazione è
data dall’episteme. L’episteme ancora non è stato formulato;
2.] le confutazioni epistemiche
dell’ateismo sono sì “apologetiche”, ma in senso improprio: esse difendono la
fede indirettamente, esse difendono piuttosto la ragione. In realtà, però, non
si dà alcuna “difesa”: l’episteme non difende nulla in senso proprio: perché
l’anti_episteme “non sta”, e quindi non serve confutarlo. L’episteme mostra che
l’anti_episteme [che non è un argomento razionale, ma solo retorico] non sta.
L’episteme non ha atteggiamento difensivo, ma propositivo. Esso esplica
positivamente il piano del vero, senza “confutare”. Il suo scopo è solo quello
di proporre ipotesi sensate e forse evidenti.
La dimostrazione [ogni discorso
apologetico_scientifico “scientificamente” fondato] è a carattere sia
persuasivo che scientifico.