DIMOSTRAZIONE_207: DELLA BELLEZZA_SECONDA
la bellezza [che appare, nella natura e nell’uomo] è una forma necessaria,
quindi eterna. Se è eterna, precede l’apparire dell’uomo. Ma non può esistere la
bellezza eterna, umana, in relazione alla non esistenza dell’uomo, senza che
esista un uomo, a cui questa bellezza, che è eterna, appartenga in modo attuale.
Quindi, come la bellezza umana è eterna, perché necessaria, esiste anche un uomo
eterno, a cui riferire attualmente la bellezza umana, e questo uomo eterno è
cristo, cioè dio.
nota
si osserva che …
1.] … questo ragionamento non può
essere attribuito a dio direttamente [in quanto idea eterna], perché mentre la
bellezza appare, dio non appare.
2.] inoltre questo ragionamento deve fare
leva sulla bellezza dell’uomo, e non semplicemente e più direttamente sulla
forma dell’uomo, perché questa, essendo non_normale, potrebbe anche essere non
eterna [è eterna, ma come eternità dell’idea dell’uomo_creaturale, non esistente
in eterno], invece la bellezza della forma umana prescinde dalla non_normalità
della forma dell’uomo creaturale, perché è bellezza sia di questo sia dell’uomo,
la cui forma è normale, cioè cristo e l’anima_paradisiaca dell’uomo creaturale
portato in paradiso.