DIMOSTRAZIONE_204: IMMEDIATA_SECONDA
nella dimostrazione dim_179 si dice che “sul piano dell’esistenza_necessaria è collocato l’uomo”.
questa
semplice e diretta considerazione, che cioè
nell'essere_necessario è collocato l'uomo inteso come essere_...
e soggetto_contingente, consente di intuire in modo immediato
l’esistenza
di dio, perché in tale considerazione dio, in base a precedenti
dimostrazioni, in quanto soggetto_necessario, è il necessario
mediatore tra l’uomo [essere/soggetto_contingente] e
l’essere_necessario, essendo dio come …
1.] rispetto alla necessità, causa dell’esistenza dell’uomo.
2.] rispetto alla necessità, punto di innesto, nella
necessità, in quanto dio_soggetto_necessario, dell’uomo_soggetto_contingente.
3.] rispetto all’essere_necessario, pensiero immerso in esso
per la sua pensabilità da parte dell’uomo.
4.] rispetto all’essere_necessario, soggetto le cui forme_soggettive
[cioè di “soggetto”/organismo vivente e pensante/ad esempio: mente, pensiero,
organi, spirito, anima, occhi, ecc./senz’altro cervello/è dubbio invece, ad
esempio, per i polmoni, ecc.], anche appartenenti all’uomo in modo non_normale
[e anche corruttibile], sono aristotelicamente eterne.
5.] rispetto all’essere_necessario, soggetto che è mediatore
per l’uomo per trasmettere a questo, solo in quanto entrambi soggetti, l’essere/esistenza,
per partecipazione.
6.] seguono forse anche altre determinazione che prevedono
dio come mediatore tra l’uomo e la necessità, determinazioni di cui qui non ci
si ricorda.
nota
tutte le dimostrazione epistemiche si fondano su un presupposto, che
costituisce una delle critiche epistemiche più importanti al
pensiero moderno, al senso comune, alla scienza contemporanea e alla
storia della filosofia: l'uomo non è [come si crede comunemente
e come pensano anche gli scienziati] una quantità isolata
dall'essere, come se l'uomo, posto in una stanza, fosse tutto
racchiuso, in ogni sua determinazione, in quella stanza: l'uomo ha una
"corpo", un prolungamento, di tipo esistenziale [base_esistenziale],
spirituale e materiale, di estensione infinita, che lo collega al
tutto, ma non in modo casuale, bensì in modo strutturale e
strutturalmente connesso all'essere e al principio, in modo
gerarchizzato, ovvero alla struttura gerarchizzata dell'essere. tale
profondità esistenziale, strutturale, non apparente, dell'uomo,
fa sì che l'uomo sia connesso con l'essere_necessario [ad
esempio, nell'intuizione del pensiero umano dell'essere_necessario:
"l'essere è/esiste, e non può non essere", come dice
parmenide], e poichè l'uomo è soggetto_contingente [con
tutta la sua estensione infinita, ma non eterna: eterna solo in
futuro], dal rapporto tra essere_necessario e, in esso collocato, uomo
come soggetto_contingente derivano diverse dimostrazioni, come questa,
perchè tale rapporto non può essere spiegato senza dio
come mediatore tra i due termini del rapporto.