proposizioni sull'essenza dell'etica, del diritto e dello stato
essenza dell'etica
1.] l’episteme individua l’essenza dell’etica nel sacrificio
che dio attua per creare [sacrificio in termini di rinuncia al piacere e
attuazione del lavoro], sacrificio che l’uomo deve imitare perché l’uomo è
creato da tale sacrificio divino, che agisce sulle strutture della necessità, traendo
l’uomo dal nulla.
essenza del diritto
2.] l’episteme individua l’essenza del diritto nel
linguaggio che fa funzionare la macchina dello stato, come il software
fa
funzionare l’hardware. si individua una prevalenza del diritto
pubblico
[diritto dello stato] sul diritto privato, perché ogni contratto
presuppone
sempre un aspetto di sanzione, fatta rispettare dallo stato [non esiste
una “giustizia
privata”]. la concezione cibernetica dello stato [o del diritto]
vede l’uomo
come tuta virtuale comandata come un robot da un computer che è
lo stato. per
questo il diritto è etica coercitiva. la sanzione è
immagine dell’inferno, che
comporta nell’uomo una reazione come azione a rispettare la
legge. la trinità
divina ha coattato la propria volontà, coordinando le
volontà delle tre persone
trinitarie, rispetto alle quali la volontà dell’uomo
è in difetto di inerzia. l’uomo
deve adeguarsi a pena dell’inferno. l’economia di mercato
presenta l’inferno
come povertà. lo stato come carcere [= purgatorio]. in
particolare il diritto è
una restrizione dell’etica: si prevede la sanzione non per tutti
i
comportamenti, ma solo per quelli che impediscono all’uomo [da
parte di un altro
uomo] l’attuazione del sacrificio etico con cui l’uomo si
assimila al dio
creatore nel lavoro. l’uomo che ruba o che uccide crea un fattore
di disturbo
della libertà, che è libertà finalizzata al
sacrificio. la sanzione serve a
minacciare il condizionamento demonico. questo agisce anche sulla
volontà ispirata
all’inerzia [accidia][demone della pigrizia]. il diritto è
infatti precetto e
sanzione. il precetto rappresenta lo scopo del diritto [dello stato],
che è la
realizzazione del regno di dio in terra [tenuto conto della
specificità della
dimensione terrena], per preparare l’uomo al paradiso. il regno
di dio in terra
è la condizione per l’attuazione del sacrificio etico
lavorativo nella
condizione migliore. la condizione migliore imita la condizione da cui
dio è partito per creare [benessere], per cui l'uomo deve poter
lavorare nel benessere. il contenuto del lavoro è lo studio, e
lo studio è studio
del sapere, cioè conoscenza del paradiso e di dio.
essenza dello stato
3.] irti dice che lo stato è “macchina delle macchine”.
4.] lo stato è forma della tecnica.
5.] lo stato è proiezione del sistema di unità organica.
6.] lo stato è il computer-paradisiaco-edenico, che comanda
le tute virtuali dei corpi degli uomini [calati nella realtà virtuale].
7.] lo stato è la proprietà pubblica delle anime, in cui le
anime vivono insieme nel perfetto comunismo statale.