osservazioni sul rapporto tra neoparmenidismo e sacra scrittura
1.] nel neoparmenidismo, che studia la possibilità che la
rivelazione divina sia vera e compatibile con esso, la rivelazione
divina è detta “il sacro” [severino chiama la sacra
scrittura “il sacro”].
2.] in questo modo, con questo termine, il neoparmenidismo
pone quasi una “distanza psicologica” tra la ragione speculativa, da esso
rappresentata, e la rivelazione divina, ponendo le premesse per la sua non
comprensione da parte della prima.
3.] le verità di fede sono semplici nella loro comprensione.
questa distanza psicologica serve per renderle misteriose e quindi [intenzionalmente]
incomprensibili.
4.] quello che severino chiama “il sacro” è un contenuto [il
deposito della fede], che la ragione speculativa nella storia del pensiero ha
sempre o incluso o cercato di spiegare, e che il neoparmenidismo, definendo se
stesso “la verità”, pone invece ai suoi confini.