commento ad alcune interpretazioni contemporanee del magistero
ecclesiale
1.] si ritiene che la chiesa sia oggi in crisi perché, dopo
il crollo del comunismo sovietico, essa sarebbe senza un “nemico” che possa
rendere coesi i cristiani.
2.] il “nemico” oggi sarebbe per la chiesa “sfuggente”:
relativismo, nichilismo.
3.] in realtà queste osservazioni non tengono conto di
alcuni fatti essenziali:
a.] il nemico per la chiesa c’è sempre, ed è ben definito.
b.] se la chiesa è in crisi non è per l’assenza di un
nemico, perché questa stessa “crisi” della chiesa “è” il nemico della chiesa.
c.] il nemico è il demone.
d.] il “nemico”, come obiettivo da debellare, è l’assenza
della fede negli uomini.
e.] il nemico è il dubbio di fede.
f.] oggi la fede non è scontata nel clero: anche i preti, i
vescovi e i cardinali provano dubbio di fede [dio esiste ? gesù
è figlio di dio ? esiste la risurrezione ? devo fare il mio
dovere ?]: questo dubbio è il “nemico” della
chiesa.
g.] quand’anche sulla terra ci fosse un solo uomo a non
avere fede [e ce ne sono molti], questa situazione “è” il “nemico” della
chiesa.
h.] inoltre, relativismo e nichilismo non sono nemici “sfuggenti”,
ma sono nemici molti precisi: sono il prodotto dell’assenza della fede, e
questa assenza “è” il “nemico” della chiesa.
4.] il comunismo sovietico era un nemico preciso, ma questo
era di tipo politico: se la fede è coesa per combattere un nemico politico,
allora questa fede è immatura.
5.] venuto meno questo nemico, la fede è decaduta [come
previsto da gesù, che prevede anche la perdita della fede a
causa degli scandali del clero/di questa perdita della fede, associata agli
scandali, gesù non dà giustificazione, ma la condanna, perché la fede non deve
dipendere dal buon esempio del clero: mt 13, 20-21].
6.] è decaduta perché, tentata da dio, era una fede
immatura.
7.] una fede matura può costruirsi proprio nel vuoto del
nichilismo. con il nichilismo dio prova la fede dell’uomo. è dio che invia il
nichilismo, che mette alla prova la chiesa, che colpisce la chiesa e il clero, per
suscitare una fede più matura, fondata su cristo, senza condizionamenti esterni
[educativi, politici, storici].