definizione del concetto di denuclearizzazione giuridica
1.] il diritto dell’uomo riflette i diritti e i doveri dell’uomo
in quanto cittadino.
2.] il nucleo dei diritti dell’uomo, incluso nel diritto, è
economico.
3.] questo concetto spiega il rapporto tra filosofia del diritto,
come giusnaturalismo, da un lato, e socialismo e comunismo storici dall’altro.
4.] questo nucleo costituisce il diritto primario:
a.] l’uomo ha diritto a una casa, a un reddito di sussistenza,
a un minimo di patrimonio, a un lavoro, al tempo libero [tutte variabili
economiche].
b.] ha diritto a ciò non in quanto integrato nel sistema
economico, ma solo in quanto persona.
c.] non ha senso il diritto di voto, e questo voto non può
agire in senso economico, per il controllo politico e giuridico sul proprio
destino, se questo destino è affidato alla casualità del rischio di mercato.
d.] l’essenza del diritto è questo nucleo [essenza economica
del diritto]: esso determina la vita terrena come imitazione [lecita] del
paradiso.
5.] storicamente l’economia ha tolto al diritto questo
nucleo. lo ha cioè spogliato della sua essenza economica.
6.] si parla quindi di denuclearizzazione del diritto ad
opera dell’economia, che ha tolto al diritto la sua essenza economica, il suo "nucleo".
7.] la vita dell’uomo dipende dal suo reddito di
sussistenza: questo non è determinato dal diritto [cioè dallo stato], ma dal
mercato, cioè dal caso, dal rischio, dalla competizione.
8.] lo stato protegge il cittadino, ma non lo protegge dalla
povertà.
9.] ma la povertà è l’inferno proiettivo: quindi lo stato
non protegge il cittadino.
10.] senza il suo nucleo [essenza] economico, il diritto,
svuotato di esso, è senza senso, e così la politica, per questo detta in “crisi”.
11.] il diritto e la politica sono “controllo” del destino
terreno dell’uomo in termini di sussistenza economica. l’uomo perde la
percezione di questo controllo.
12.] il socialismo e il comunismo non sono solo scelte auto-protettive
del popolo, ma sono meccanismi inconsci di difesa del sistema di unità organica
[così ad esempio le rivoluzioni e lo sviluppo economico attuale della cina e
dell’india], da cui anche i ricchi traggono vantaggio, come tutto il genere
umano.
13.] sono state avanzate varie ipotesi sulla spiegazione
della denuclearizzazione, che non possono essere qui riportate e sintetizzate,
a causa della loro complessità:
a.] la denuclearizzazione giuridica [che affida al mercato e
non allo stato la determinazione del livello economico di sussistenza e di
benessere dei cittadini] è effetto del male nella storia, ma anche della
salvezza.
b.] questa scissione e separazione è correlata alla
separazione di dio dalla tecnica nel processo creativo.
c.] il cittadino democratico ha la sovranità, ma la esercita
nel limiti della costituzione [art.1 della costituzione democratica italiana]:
ha la sovranità, cioè agisce con il diritto in senso economico, ma essa ha il
limite di dover agire solo sul piano delle regole del mercato, e non con una determinazione
diretta del livello economico di vita, come nel socialismo.
d.] ciò è spiegato anche in base alla sociologia
[gerarchia, classe dirigente, aggressività e competizione], ma questa
spiegazione è solo ausiliaria.
e.] la vera spiegazione è che il potere sovrano tende a
costruire il paradiso [= tecnica = economia] in terra, il paradiso è eticamente
proibito [appare ad esempio nella legislazione sulla vita, nella regolazione
della contraccezione, tutte forme di peccati sociali resi leciti dallo stato, e
che sono forme di appropriazione del paradiso: mt 11, 12], e il sistema di
unità organica si protegge separando la sovranità dai suoi effetti economici,
che tenderebbero ad annullare il lavoro [su cui si fonda la sopravvivenza umana,
su imitazione di dio-creatore: art. 1 della costituzione della repubblica
italiana].
f.] in questo senso a questa separazione
[denuclearizzazione], che concorre alla produzione della povertà nel mondo [in
cui il benessere non è riconosciuto come un diritto], si può rimediare solo se
l’uomo si educa al lavoro, indipendentemente dalla correlazione tra lavoro e
suo impiego sociale. l’uomo deve lavorare “in sé”, non perché la società
necessiti di una qualche lavoro. ciò muta il senso del lavoro.
g.] inoltre [commentando l'art. 1 della costituzione della repubblica democratica italiana
...] ... come si è detto in precedenti paragrafi, l'uomo non
può agire sullo stato per determinare il proprio livello di
benessere, perchè questo è associato al lavoro, come dio
sta lavorando, e il lavoro sono le opere che determinano la gerarchia
tra le anime in paradiso come tra gli uomini in terra. questa
determinazione è affidata al mercato, cioè alla
meritocrazia, come la gerarchia celeste dipende dai "meriti" [= grado
di santità]: tramite il diritto/lo stato l'uomo [ogni uomo]
vorrebbe essere ricco [essenza della sovranità], ciò gli viene impedito [limiti
alla sovranità], perchè il benessere [= beatitudine]
dipende dal lavoro, e non dalla tecnica [l'italia è una
repubblica = tecnica, fondata sul lavoro,
perchè dio crea lavorando]. l'uomo vorrebbe agire sullo stato
per essere ricco, perchè dio ha agito sulla tecnica per creare
[cioè per "arricchire" se stesso con la creazione].
h.] la differenza tra male e bene incidenti nel processo di
denuclearizzazione sta nel fatto che il male aggiunge alla
denuclearizzazione la povertà, come proiezione dell'inferno,
mentre il bene fa determinare il livello di benessere al mercato
[fondamenti della liberal-democrazia], partendo però da una
condizione di dignità economica garantita a ogni uomo. per
questo l'uomo deve essere educato e disciplinato al lavoro.
nota
in sintesi: il nucleo del diritto è il diritto economico [il
diritto al benessere, il livello di benessere del cittadino], e
l'economia storicamente ha sottratto al diritto questo diritto
fondamentale dell'individuo, affidandone la determinazione alla
variabile del mercato.