proposizioni su due temi del
razionalismo agnostico
1.] due temi del
razionalismo agnostico sono i seguenti:
a.] la scienza tende
a escludere dio.
b.] il divenire
epocale annulla i valori tradizionali.
analisi del primo tema [la scienza tende a
escludere dio]
2.] in precedente
paragrafo [PTF739.html_[…]] si è detto che:
a.] la mente è
divisa in parte cognitiva e parte emotiva.
b.] il funzionamento
della sola parte emotiva dà luogo all’irrazionale [così come al romanticismo].
c.] il funzionamento
della sola parte cognitiva dà luogo all’intelletto e alla scienza [così come
all’illuminismo].
d.] la ragione
[epistemismo] consiste nel simultaneo apporto al pensiero del lato cognitivo e
del lato emotivo della mente.
e.] l’ateismo e lo
scientismo sono quindi il prodotto di un disequilibrio nel funzionamento delle
due parti della mente.
3.] la ricerca
epistemica non considera corretto il modo in cui tradizionalmente vengono unite
la fede e la scienza.
4.] l’approccio
corretto alla scienza, nell’ottica di fede proposta dall’episteme, è proprio
quello dell’ateismo, caratterizzato dalla “freddezza” della scienza, e della
fantascienza. ciò però viene pensato nella considerazione dell’esistenza di
dio.
analisi del secondo tema [il divenire epocale
annulla i valori tradizionali]
5.] l’uomo
contemporaneo, come i giovani e i giovanissimi, è soggetto a una “sprogrammazione
schematica”. si dice che “oggi non si è e non si può più essere come ieri”: poiché
ieri si viveva un certo valore, oggi questo valore non è più attuale, perché il
tempo passa e i valori cambiano. la ricerca epistemica ha già spiegato l’origine
di questo schema, definito “temporalizzazione”. ha una natura apocatastica. così,
se ieri si studiava, oggi non si può più studiare. se ieri si era casti, oggi
non si può [non si deve] essere casti. se ieri si era seri, oggi non si può
essere più seri. ma ieri si era anche aggressivi, e oggi lo si deve essere
sempre di più. ieri si era anche trasgressivi, oggi lo si deve essere sempre di
più. è evidente quindi che il demone suggestiona la mente dell’uomo in modo
autodistruttivo [giacchè se si è dissipativi, non si riesce a competere e a sopravvivere,
e il ricco non è dissipativo, non abbandona i valori tradizionali, e non muta
con la storia], facendo leva sull’associazione [erronea perché simul-apocatastica]
tempo-valori: poiché muta il tempo [si crede], devono [si crede] mutare anche i
valori.
6.] si tratta di una
suggestione maligna, proposta anche dai mass-media, a cui l’uomo riesce a
sfuggire solo con termini come “tolleranza zero”, oppure “ci si deve ancora
indignare”, oppure “valori non negoziabili”. si tratta di formule che cercano
di proteggersi dalla temporalizzazione, cioè della suggestione maligna del
mutamento tempo-valori.
7.] in realtà, il
tempo non cambia, non esiste alcun divenire epocale [anche i documenti
ecclesiali, che ne ammettono l’esistenza, sono soggetti a nichilismo], e i
valori sono solo quelli della tradizione.