proposizioni sull'innatismo epistemico
1.] la ricerca
epistemica definisce un concetto radicale di innatismo, perché l’innatismo viene
applicato anche a dio:
a.] le strutture
dell’essere si riproducono nella mente di dio, che così le conosce.
b.] esse si
riproducono anche come intera ipostasi [trinitaria] di dio: il figlio,
cristo-episteme, è in dio l’Intero nella forma del soggetto.
c.] così dio, avendo
dentro di sé il tutto come soggetto, lo conosce.
d.] questa è una
prospettiva innatistica: dio che contiene in sé gli schemi del tutto.
2.] né sarebbe
possibile per dio una prospettiva diversa dall’innatismo, perché dio, essendo
eterno, non può essere una tabula rasa che “incomincia” a conoscere.
3.] ma se per dio
vale l’innatismo, poiché l’uomo è a immagine di dio, anche per l’uomo vale l’innatismo.
4.] l’uomo è
certamente anche “tabula rasa”, essendo creato in un certo “momento” dell’eternità
divina: l’uomo inizia ad acquisire dati dalla realtà esterna, e questi dati
attivano in lui gli schemi innati.
5.] alcuni dati
inoltre sono “paradisiaci” [come l’azzurro del cielo atmosferico], per cui nell’uomo
si attivano anche gli schemi innati del paradiso, e li proietta erroneamente
sulla terra [mt 11, 12], credendo di trovarsi già in paradiso [2 tm 2, 18].
6.] l’innatismo
epistemico formula determinazioni nuove rispetto allo stato attuale delle
conoscenza filosofiche: poiché in paradiso c’è
la tecnica, eterna, la ricerca epistemica da sempre ha ipotizzato l’innatismo
tecnologico: l’uomo ha già dentro di sè gli schemi della tecnica, per cui la
tecnica [e la civiltà della tecnica] non è invenzione e novità, ma è proiezione
di questi schemi, innati e [in dio] eterni.
7.] si formula
inoltre l’innatismo artistico: le opere d’arte dell’uomo sono innate, create da
dio. come dicono nietzsche e severino, l’uomo non può creare. l’uomo potrà
creare, come dio, solo in paradiso, sfruttando la [triangolando sulla] potenza di
dio. [è indifferente, rispetto alla potenza creatrice, se non si tratterà, in paradiso,
di creazione dal nulla.]
8.] l’innatismo
linguistico è naturale, avendo come riferimento la steleologia.
9.] riprendendosi la
teoria dei semi di s. agostino, l’episteme formula inoltre anche l’innatismo
zoologico: tutte le specie animali sono predeterminate, come pre-programmazione
della stele spirituale, secondo il paradigma del disegno intelligente
[creazionismo epistemico].