definizione del concetto operativo di giustizia
1.] un concetto, di tipo operativo, di giustizia può essere
quello che definisce la giustizia come ciò che corrisponde ai bisogni umani.
2.] alcuni bisogni degli uomini sono uguali per tutti gli
uomini e non cambiano nelle diverse epoche della storia, come dormire,
mangiare, bere.
3.] è sempre stato un bisogno quello di avere una casa.
4.] non tutti gli uomini possono oggi avere una casa. ecco
quindi che questa condizione è ingiusta.
5.] definire la giustizia come corrispondenza al bisogno
significa correlare in modo diretto e immediato il diritto [giustizia] con l’economia,
perché l’economia produce i beni che soddisfano i bisogni.
6.] questa definizione inoltre correla il diritto [giustizia]
con la politica. i bisogni, definiti con riferimento alla psicologia, sono
conflittuali. ad esempio, due uomini vogliono occupare un ruolo, che prevede un
solo uomo. da ciò nasce la guerra, la violenza, o la competizione.
7.] la considerazione di cui al punto 6.] fa comprendere che
la definizione di giustizia sta a monte di quella conflittualità tra i bisogni,
che ad esempio bobbio considera origine della differenza tra I diversi concetti
di giustizia, cioè tra quelle sue diverse definizioni che bobbio considera un
argomento contro il diritto naturale:
a.] non è la differenza tra i bisogni che comporta le
diverse concezioni della giustizia,
b.] ma è lo stesso bisogno, e quindi la stessa concezione
della giustizia, che spiega il conflitto.
8.] questo bisogno identico per tutti gli uomini è la volontà di potenza, per cui
gli uomini vogliono tutti essere i primi, vogliono tutti primeggiare, e da ciò
nasce il conflitto.
9.] allora essi dicono che secondo loro la giustizia è una
certa cosa, che corrisponderà alla “loro” giustizia, cioè alla definizione di
una situazione in cui alcuni primeggiano [elite] e altri servono [popolo].
10.] ma in realtà, a priori delle politiche, sta l’unico
concetto di bisogno che ne spiega la conflittualità: il bisogno di essere i “primi”.
molte parabole del vangelo affrontano questo tema.
11.] la conseguenza di questa concezione è che si può
impostare il diritto naturale nel suo rapporto con il diritto positivo, cioè
con la politica, che è il fattore di mediazione del conflitto che fa deviare il
diritto storico-attuale dal diritto naturale, producendosi il diritto positivo, o
effettivo:
a.] il diritto naturale è innanzitutto l’elenco dei bisogni
primari [in senso economico] dell’uomo: mangiare, bere, dormire, lavorare,
avere una casa.
b.] già si osserva qui l’effetto del conflitto: i bisogni di
alcuni uomini, di tipo aggressivo, priverà alcuni uomini del cibo [fame nel
mondo], di una casa [povertà].
c.] il diritto naturale prevede il diritti positivo al
proprio interno, perché conosce che l’uomo è un soggetto conflittuale.
d.] i bisogni secondari, di potenza, saranno elencati, e si
prevede la loro natura conflittuale.
e.] da qui il loro contemperamento, secondo “giustizia”: qui
la società si divide, ma non si divide il concetto di giustizia: la giustizia,
prevedendo il conflitto come bisogno, lo conosce, lo prevede, lo definisce e
determina le forme istituzionali-politiche del contemperamento dei bisogni secondari.
12.] con la tecnica la minoranza [elite: la classe dirigente]
guida la maggioranza [le strutture di lavoro, come il mercato, sono forme di
controllo sociale]. la controlla e la disciplina, perché la società si regge
sul lavoro.
13.] si tratta [secondo il paradigma massa-tecnica] di
prevedere il modo in cui il bisogno conflittuale [bisogno secondario di
realizzazione, della elite] non leda i bisogni [diritti] primari espressi dalla
maggioranza [il popolo].
14.] la giustizia quindi deve mostrare il senso del limite
della potenza dell’uomo. qui si può impostare il rapporto tra diritto e tecnica
[irti e severino], con la tecnica definita secondo il neoparmenidismo e la ricerca epistemica:
a.] potenza in sé.
b.] potenza positiva.
c.] potenza come dominio, violenza e prevaricazione.
d.] quindi senso della potenza che [essendo in realtà
impotenza e insoddisfazione, perché l’uomo rimane mortale] non si deve
esaurire/soddisfare nella violenza arrecata al prossimo.
e.] la giustizia [il diritto] è quella forza della natura
[non dell’uomo] che deve dimostrare di riuscire a disciplinare il potere della
tecnica e la volontà di potenza dell’uomo, di ogni uomo [elite e popolo].