considerazioni su una concezione del neoparmenidismo
1.] secondo il neoparmenidismo il divenire apparente è la
sequenza di diapositive già date in eterno.
2.] tale è la condizione del cosmo creato in paradiso, come
sua memoria e eterno ritorno per l’identità terrena dell’anima beata, da essa
conservata e rivissuta come memoria “viva” in eterno [la stessa che vedono i
dannati provando nostalgia di ciò che erano e pentimento per ciò che hanno
fatto].
3.] quindi, poiché il neoparmenidismo rappresenta ciò che
sarà il creato in paradiso [sequenza di diapositive eterne], esso è forma di
paradisizzazione.
4.] in terra non ci sono le diapositive del passato.
5.] l’ente può divenire perché, essendo “ritaglio” dall’esistenza
[l’Intero indifferenziato], è anche identico ad essa [che è eterna], e quindi
diviene e [come identico] non diviene, e in quanto [anche] non diviene, il suo
divenire non viola il principio di non contraddizione.