osservazioni sul film “blade runner”
1.] il film mostra il paradiso celeste come struttura
tecnica.
2.] sono già stati evidenziati due limiti di questo film,
che mostrano come esso non possa presentare la tecnica eugenetica come
"provocazione", secondo la questione antropologica [il film si inserisce nella cultura del transumanismo]:
a.] i replicanti, pur potendo essere regolati, non sono
creati con una vita più lunga di quella umana, ma più breve.
b.] si dice che un organismo programmato non può essere
modificato. ma la vita dell’essere umano è programmata [dalla natura], e quindi in
questo film la manipolazione genetica non può riuscire ad allungare la vita dell’uomo.
3.] il film esprime la pulsione edipica dell'uomo verso la divinità.
4.] l’eugenetica si
inserisce invece nella pulsione prometeica.
5.] la pulsione edipico-totemica è presupposto e
conseguenza della pulsione prometeica, secondo il paradigma della
sostituzione [dell'uomo a dio]. [sostituzione che per la definizione di
dio, può realizzarsi solo nel sogno dell'uomo, cioè allo
stato onirico].
6.] le ultime parole del replicante alla fine del film esprimono il
pensiero dell'uomo moderno occidentale, come condizione del dannato,
che si crede "condannato" al nulla.