proposizioni sull’inconscio come anello di congiunzione tra diritto
naturale e diritto positivo
1.] il diritto positivo è il diritto storico così come effettivamente
formatosi e attuatosi in base al conflitto sociale e ai rapporti di forza, di
classe e individuali.
2.] il diritto naturale è il diritto secondo natura, secondo
ragione, secondo dio e/o secondo la giustizia.
3.] il positivismo giuridico nega validità al diritto
naturale, perché esso non è vero diritto, essendo senza sanzione e non avendo
la forza di imporsi.
4.] la ricerca epistemica, nella sua critica alla legge di
hume, ha individuato questa “sanzione” potenziale, in quella applicata nel
giudizio universale, che minaccia già ora l’uomo, orientando il suo
comportamento. è una sanzione soprannaturale, ma è efficace per il
comportamento umano, perché l’uomo percepisce il carcere e la povertà,
conseguenza del liberismo, come spettro di una “dannazione”, di tipo terreno e
sociale.
5.] la ricerca epistemica ha difeso la tesi del diritto
naturale come vero diritto, anche osservando che sempre la politica, che crea
la legge [essendo la prima fonte del diritto positivo], si rifà all’idea di
giustizia, anche per ottenere l’appoggio del popolo [in democrazia, e anche nei
regimi totalitari, che traggono legittimità e forza dai plebisciti]. sempre il
diritto può avere efficacia rifacendosi alla giustizia. anche il diritto ingiusto,
come le leggi antisemite, ha fatto leva sul popolo cercando di farle
percepire come leggi “giuste”.
6.] quindi il diritto naturale si incarna sempre,
storicamente, nel diritto positivo. inoltre non esisterebbe contrasto tra i due
tipi di diritto [queste sono altre tesi epistemiche]:
a.] il diritto positivo è apparire storico [e per questo
imperfetto] del diritto naturale [diritto perfetto].
b.] il diritto positivo è partecipazione del diritto
naturale.
c.] il diritto naturale sarebbe quel diritto perfetto verso
cui il diritto positivo [diritto imperfetto] converge storicamente, e si fa
raggiungere da esso nella forma perfetta di stato [la quale non è la democrazia].
7.] l’anello di congiunzione tra le due forme di diritto
[naturale e positivo] è l’inconscio.
8.] si è detto infatti che il diritto positivo non può
essere dettato, nell’uomo, dal conscio: lo stato non è
frutto della coscienza e
della scelta umane, ma dell’istinto e della repulsione naturale
[= inconscia] dell’uomo verso il caos sociale, che produce
conflitti e povertà, cioè senso di “morte” e
quindi di “dannazione”, proiettiva.
9.] ciò è stato dimostrato dalla ricerca epistemica adattando
lo schema di kelsen sui "rimandi": se la legge è attuata dai giudici che applicano
la sanzione, chi applica la sanzione contro i giudici che non attuano la legge
? ... e se questi sono i giudici, chi lo fa contro questi ultimi, di nuovo ? e così via ... la risposta
è che nel profondo del comportamento umano agisce l’inconscio, su cui si
fondano quindi la legge, lo stato, cioè le sanzioni.
10.] ma l’inconscio è la natura, e si è detto che
la natura,
avente forma umana, è cristo-Uomo, cristo che è il logos, cioè la
ragione. ecco spiegata l’identificazione
storica tra natura [Uomo] e ragione [Logos] come fondamento del diritto naturale:
cristo, secondo la natura umana, in dio eterna, come
super-io ed es [= inconscio] sta nel profondo dell’inconscio
umano, e qui costituisce la fonte e il fondamento del diritto naturale,
proiettato sullo stato.
11.] è, questo stato che è immagine di cristo,
di tipo laico, perchè è proiezione della natura umana di
cristo: dio-Uomo [la chiesa è proiezione della natura
divina di cristo: Dio-uomo].