1.] l’idea che il caso produca le mutazioni genetiche è filosofica, non scientifica.
2.] questa idea è inconciliabile con il cristianesimo.
3.] se alla base della mutazione genetica sta il caso, allora la forma dell’uomo è casuale.
4.] l’uomo, secondo il cristianesimo, è a immagine di dio.
5.] questa immagine [la forma dell’uomo] è quindi originaria e eterna.
5.] non è possibile che eventi casuali dirigano l’evoluzione della forma umana verso una forma originaria e eterna, quella di dio.

l’origine dell’ipotesi darwiniana

6.] l’origine [le cause inconsce] della teoria darwiniana è ambivalente, perché …
 
a.] l’uomo e il creato, per essere innestabili in dio, devono essere autonomi da dio, come dio è libero e autonomo.
b.] essi però provengono da dio [da qui l’ipotesi creazionista].
c.] questa derivazione è forse una delle cause del male nel creato, per differenza tra dio [autonomo] e il creato [dipendente].
d.] l’evoluzionismo è la rivendicazione dell’autonomia del creato, la quale è corretta, essendo una condizione di salvezza.
e.] ma in essa si insinua in male, perché questa rivendicazione avviene come opposizione a dio [considerato non esistente].
f.] così l’ipotesi del ruolo del caso nella mutazione genetica serve a negare dio come forma originaria verso cui l’evoluzione necessariamente si dirige.
g.] la corretta rivendicazione dell’autonomia del creato sta nello schema quadripartito, per il quale la forma dell’uomo, come la forma di dio, non deriva da dio, ma dalla necessità [terzo termine], dalla quale anche dio deriva, e dalla quale sia dio che l’uomo traggono la propria [anche reciproca] autonomia.
h.] la scienza non può conoscere questo concetto, la necessità, perché esso è metafisico, e riguarda l’essere, che plasma la forma del cosmo.