proposizioni su alcuni pregiudizi della storia della filosofia
1.] la filosofia nasce come
opposizione al mito e critica del mito e della credenza religiosa.
2.] il sapere epistemico è la
forma compiuta della ricerca filosofica, espressione del sapere accademico. ma
proprio in quanto tale, esso non si oppone al mito e alla credenza religiosa. essi
sono anch’essi forme di conoscenza, inconsciamente intrisi di verità. il sapere
epistemico ne ricerca la struttura invariante, e constata che essa corriponde
alla stessa verità ricercata nell’episteme.
3.] così, ad esempio, gli dei del
politeismo greco individuano caratteri specifici di personalità della divinità,
e se sono forme di antropomorfismo è perché l’uomo deriva da dio, per cui dio anche è simile all’uomo.
4.] distaccatasi la filosofia
tradizionale dal pensiero mitico e religioso, soprattutto nel tempo dell’illuminismo
si è giunti a pensare che anche il cristianesimo sia un mito e una credenza.
esso invece si basa su fatti storici, è una testimonianza, e se il vangelo
riporta fatti miracolosi, questi stessi fatti sono testimoniati da altri fatti
storici, come le guarigioni miracolose associate alle mariofanie.
5.] nella stessa bibbia, nell’antico
testamento, si oppone il dio di israele ai falsi dei delle altre religioni. questo
perché è un dio che si rivela, che parla con l’uomo, e che quindi dimostra all’uomo
la propria esistenza. la bibbia è quindi tutta un testamento, che parla di
fatti storici, nei quali dio manifesta la propria presenza.
6.] nel mito greco sono presenti
elementi di verità che anche superano il sapere scientifico contemporaneo, perché riguardano
l’origine del cosmo descrivendola in modo diverso dalla descrizione offerta dalla
scienza. è questo un modo integrativo, sia della scienza sia della bibbia. ad esempio:
a.] la derivazione del mondo dal
caos è integrativa della creatio ex nihilo.
b.] il big bang potrebbe non
riguardare l’origine del mondo, ma solo l’origine di una piccola parte del
mondo, di una piccola porzione del creato, il cosmo includente l’uomo.
7.] in questo senso, il mito greco
[come la teogonia di esiodo] offre elementi ancora insuperati, anche dalla filosofia:
a.] questa studia l’origine della
necessità.
b.] la teogonia parla dell’origine
degli dei.
c.] il sapere epistemico ha
ipotizzato una origine della trinità cristiana [dalla necessità dell’essere], e
in questo senso si lega alla teogonia di esiodo come forma di sapere
storicamente ancora valido. esso è espresso nel mito e nella credenza.
8.] se la maggior parte dei popoli antichi era politeista, questo
significa [scientificamente-fenomenicamente] che la verità sta
nel politeismo. poi viene introdotto il monoteismo, e ciò
significa che la verità sta sia nel politeismo sia nel
monoteismo. questo concetto è espresso dalla trinità cristiana, che
è ...
a.] monoteista secondo l'unità di dio.
b.] politeista secondo la trinità delle persone divine.
9.] il mito non è l'invenzione di una idea che protegge, ma
è diretta proiezione della verità, solo espressa in forma
mitica, cioè simbolica [forma indiretta di verità].
10.] la verità è il rimedio alla morte e al dolore.
severino sostiene che è inevitabile che l'uomo non
rimanga più soddisfatto dal rimedio costituito dal mito [=
racconto su come stanno le cose]. il sapere epistemico trova invece nel
mito [e in tutte le credenze religiose] una parte di verità, perchè l'essere si
svela/si rivela/si
proietta in modi diversi, tutti validi [anche se non razionalmente equivalenti]:
a.] il mito.
b.] la credenza.
c.] la religione.
d.] la scienza.
e.] la filosofia.
f.] la fede.