proposizioni sulla "fase
dello specchio" del pensiero occidentale come paradigma ermeneutico
epistemico
sulla storia della filosofia
1.] la fase dello specchio del pensiero occidentale è il processo per
cui l’uomo è anima che vede nel campo spirituale la materia, e si identifica
alla materia per cui dice “sono di materia”, mentre la coscienza è anima e
spirito.
2.] l’uomo vede che nella testa c’è il cervello, che la testa parla, e
crede che il pensiero sia quindi prodotto del cervello. invece il pensiero dell’uomo
è di estensione infinita posto nel paradiso [forse quello creato], e l’uomo
commette l’errore di porre nella “scatola cranica” l’origine del pensiero, perché
vede il cervello, ne studia la complessità e crede che il pensiero vegna da lì,
mentre il cervello è solo struttura di incarnazione.
3.] l’uomo prova le sensazioni: è l’anima spirituale che le prova. l’uomo
vede che nel corpo c’è il sistema nervoso, che se un nervo è toccato si prova
dolore, e quindi pensa che il dolore sia provato dal sistema nervoso, a livello
del corpo e della materia, invece solo l’anima prova le sensazioni, e il dolore
è una interferenza nel processo di incarnazione dell’anima nel corpo, dello
spirito nella materia, per cui toccare la materia significa “toccare” lo
spirito e l’anima, suo centro sensitivo.
4.] questa è quindi la fase dello specchio del pensiero occidentale:
a.] il campo percettivo è spirituale.
b.] in esso cade la materia.
c.] l’uomo lo identifica con la materia.
d.] così l’uomo, che è anima non apparente, si guarda allo specchio,
vede nello specchio il proprio corpo, e identifica se stesso tutto intero a ciò
che vede, identifica l’anima con il corpo e lo spirito con la materia.