dimostrazione scientifica decima
1.] la ricerca epistemica sempre presuppone e non pone mai
in discussione l’esistenza dell’esistenza [“l’essere è” necessariamente dice
parmenide]. la proposizione “dovrebbe esserci i nulla al posto dell’essere” è
vera se relativa all’essere del creato [creato infatti dal nulla], ma è un
errore, frutto di non adeguato pensiero dell’essere, se applicata all’essere in
quanto essere.
2.] l’uomo dunque conosce alcune determinazioni dell’essere
di grande rilevanza speculativa, e le conosce in modo perfetto:
a.] che la necessità esiste
b.] che la necessità è eterna.
c.] l’uomo può dubitare [non così severino] che dopo la
morte avvenga un incontro con questa necessità e con questa eternità:
c1.] secondo i cristiani la destinazione dopo la morte può
essere per la vita [paradiso] o per la morte [inferno], comunque eterna.
c2.] per l’ateo e per l’agnostico c’è il nulla.
c3.] per severino c’è solo l’eterno inteso come un paradiso
senza dio.
3.] ciò posto, esiste quindi l’essere in quanto essere, eterno
e necessario.
4.] esso è detto esistenza.
5.] esso ha una struttura, che è detta oggetto.
6.] finora la ricerca epistemica si è chiesta se sia
possibile attribuire all’essere o a questo oggetto [trasformazione originaria
dell’essere] un soggetto che, essendo originario, eterno e necessario, è
necessariamente dio [dio come soggetto standard della necessità].
7.] ora invece si dice che il soggetto non è una
trasformazione dell’oggetto, ma che oggetto e soggetto derivano originariamente
dall’essere.
8.] questo la ricerca epistemica lo ha sempre detto,
definendo dio come identità interna all’essere.
9.] questa dimostrazione è tanto più efficace quanto più di
mostra il senso di come una identità logica possa essere interpretata come
identità psichica e cognitiva, cioè come pensiero.
10.] la dimostrazione si fonda sulla considerazione dell’originarietà
della coppia oggetto-soggetto:
a.] se dall’essere proviene originariamente l’oggetto inteso
come struttura dell’essere,
b.] dall’essere, in base alla considerazione che oggetto e
soggetto stanno insieme [fondata questa considerazione sul presupposto che il
soggetto trova un elemento di identificazione con una struttura interna all’essere:
la sua auto-identità], proviene originariamente anche il soggetto [dio], inteso
come appartenente alla struttura dell’essere.