analisi di alcune
proposizioni del "credo" [preghiera cosiddetto "simbolo
della fede" della chiesa]
1.] il credo cristiano così recita [passi selezionati]:
"... Credo in un solo Dio, Padre Onnipotente,
creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore
Gesù Cristo
unigenito figlio di Dio nato dal Padre prima di tutti
i secoli. Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non
creato, della stessa sostanza del Padre. Per mezzo di Lui tutte le cose
sono state
create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e per
opera
dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto
uomo. … è resuscitato ... ed è salito al Cielo e
siede alle destra del Padre e …
il suo Regno non avrà fine”.
2.] l’analisi viene
eseguita per ciascuna proposizione:
a.] Credo
in un solo Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte
le cose visibili e invisibili. [… commento …] … dire “creatore di tutte le cose … invisibili” potrebbe significare
che non possono esistere altre realtà eterne non apparenti. così anche secondo
il vangelo: “… tutto è stato fatto per
mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste” [gv 1, 3]. si presuppone così lo
schema tripartito, per il quale solo dio è eterno. ciò può essere inteso non in
senso metafisico, perché alla fede cristiana non interessa descrivere il mondo “di
dio”, ma partire da dio per fare di dio il centro dell’esistenza dell’uomo. l’episteme
invece studia dio e la realtà “di dio”, perché in questo modo [si pensa agli
effetti sul neoparmenidismo che è la filosofia dell’eterno] si neutralizza l’idea
che il creato sia eterno secondo la forma: questa, la forma del creato, è
eterna, ma appartiene al mondo di dio, non al creato. ad esempio, in questo
modo l’uomo non può pensare di aver creato il computer, o inventato le
sinfonie musicali, perché queste forme sono già eterne come proprie del mondo di dio. severino
invece porta al conscio questo concetto: che il creato vuole essere eterno,
fino a sostituirsi al mondo eterno di dio [che ora invece l’episteme distingue
dal creato].
b.] Credo
in un solo Signore Gesù Cristo unigenito figlio di Dio nato dal Padre prima di
tutti i secoli. [… commento …] … in questo passo si riconosce che il figlio è eterno [“prima
di tutti i secoli”], ma questo riconoscimento viene eseguito in relazione ai secoli, cioè
al creato, e si parla di "nascita", per cui l’eternità del figlio viene
riconosciuta in relazione alla nascita incarnativa di cristo. non si esplicita
il principio sincro-causale, che verrebbe poi applicato al padre, ma si parla
di “nascita”, quella stessa di gesù da maria, confondendosi natura divina
[eterna] e umana [frutto della nascita terrena]. la generazione eterna del
figlio [“generato”] viene intesa come la nascita
sulla terra [“non creato”].
c.] Dio
da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, dalla stessa
sostanza del Padre. [… commento …] … questa proposizione espone il principio sincro-causale:
il padre come causa del figlio, e il figlio è co-esistente al padre.
d.] Per
mezzo di Lui tutte le cose sono state create. [… commento …] … “tutte le cose” come detto potrebbe intendersi la
negazione delle realtà eterne distinte da dio, ma si ritiene che il senso della
sacra scrittura non sia metafisico.
e.] Per
noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e per opera dello Spirito
Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. [… commento …] … questo “si è fatto uomo” viene reinterpretato dall’antropologia
cristologica.
f.] … è resuscitato ... ed è salito
al Cielo e siede alle destra del Padre e … il suo Regno non avrà fine”. […
commento …] … è una determinazione epistemica che
il “Regno” predicato da gesù è
la tecnica [la Tecnica come contenuto della buona novella del Regno], non la tecnica umana e terrena, ma la vera tecnica che si
trova in paradiso. tecnica intesa anche secondo il transumanismo e ad esempio
i film “blade
runner” e “guerre stellari”, che l’uomo crede
di aver creato con l’invenzione della tecnica [mt 11, 12], mentre invece la tecnica
è eterna, e viene solo conosciuta e "scoperta" nella tecnica umana e terrena [mt 13, 44].