dimostrazione epistemica: della coscienza
1.] con la mediazione della realtà fisica, che è diversa dal
soggetto, l’uomo è immerso nello spirito, cioè nelle sensazioni sensoriali.
2.] ma anche dio, come altro da sé [dall'uomo], è per l’uomo realtà
fisica [il soggetto è un oggetto].
3.] ne consegue che l’uomo vive all’interno delle
rappresentazioni sensoriali del mondo, prodotte dalla mente di dio.
4.] quindi dio esiste, perché ciò che io vedo e tocco è la
rappresentazione sensoriale del mondo, prodotta da parte della coscienza di dio, altra da
me come altre da me mi appaiono le sensazioni che strutturano le mie
sensazioni, e che per questo mi appaiono come realtà fisica.
5.] ma esse sono sensazioni, cioè prodotti mentali, altre da me, e quindi proprie di un’altra
coscienza, dio.
6.] la fisicità dell'oggetto che vedo e che tocco è
l'alterità della coscienza mentale di dio rispetto alla mia
coscienza.
7.] ciò che si esperisce in paradiso come nella dimensione
terrena, è la fisicità, intesa come alterità,
dello spirito di dio, tale perchè altra da me, ed è
all'interno di esso spirito, divino-umano, che cadono anche gli oggetti
materiali del mondo fisico inorganico esterno a dio.
8.] attualmente tra lo spirito di dio e lo spirito dell'uomo, tra loro
intersecati, cade la materialità fisica del creato.
9.] lo spirito e la coscienza di dio sono mediate attualmente dalla
materialità fisica del creato, ma si manifestano all'uomo
direttamente come mondo esperito sensorialmente.
10.] tutto ciò che sensorialmente mi circonda è la
coscienza di dio, il prodotto mentale della rappresentazione del creato
da parte della coscienza di dio. io vedo le sensazioni mentali di dio.