definizione dei totalitarismi storici come forme di anticipazione dello
stato-epistemico [= totalitarismo scientifico]
1.] il paradiso è totalita psico-tecnica. l’uomo è quindi
costituito per vivere nella totalità e nella tecnica. quindi la società si costituisce in modo
tecnologico naturalmente. il diritto e lo stato tradizionali [stato-epistemico]
sono la forma simbolica della tecnica applicata al potere temporale.
2.] i totalitarismi storici riproducono il paradiso senza
considerare che l’uomo non si trova in paradiso: per questo il male è negato, e
quindi si afferma il male, come negazione della libertà, nell’interpretazione
della massima libertà, come in paradiso. in paradiso l’uomo non può disobbedire
[sant’agostino: “non posse peccare”], eppure è libero. tale è la condizione del
totalitarismo storico, che nega la disobbedienza con la violenza, e lo fa con
la violenza, perché nella dimensione terrena l’uomo è costitutivamente libero
in quanto anche disobbediente, e il totalitarismo storico, riproducendo il
paradiso, cioè il tipo di libertà del paradiso, deve negare la disobbedienza,
cioè va contro la natura [terrena e peccaminosa] dell’uomo.
3.] il diritto deve essere totalitario, perché la società
umana può sussistere solo come riproduzione e anticipazione del paradiso.
4.] così anche la democrazia è totalitaria, nel fatto ad
esempio che il cittadino è il dittatore [super-uomo di massa], e ciò è
dimostrato dal fatto che il cittadino democratico, con la legislazione sulla
vita, può decidere sulla vita e sulla morte dei suoi simili [aborto, eutanasia,
pena di morte, povertà, guerra]. non esiste quindi opposizione tra democrazia e totalitarismo
[di cui la dittatura è una preparazione]: la democrazia è un ampliamento del
totalitarismo, forma di governo in cui, anziché esserci un solo capo, tutti i cittadini
sono capi. mentre nel totalitarismo storico il potere è diffuso verticalmente
[gerarchicamente], nella democrazia il potere è diffuso orizzontalmente [ad
esempio nelle situazioni normative che acconsentono alla molestia sul lavoro: micropotere sociale diffuso],
e nel localismo [come dice de rita: nel policentrismo dei centri di decisione]
si disperde il potere, vissuto non nello stato [di cui la democrazia perde
l’immagine personificata], ma nella comunità locale:
a.] nel totalitarismo il padre è presente e apparente nel
capo.
b.] nella democrazia il padre è presenza implicita, “ucciso”
edipicamente nella perdita del centro dello stato, e incarnata nel
grande-fratello economico, essendo la democrazia necessariamente forma di
subordinazione del diritto all’economia [plutocrazia].
5.] il totalitarismo scientifico recupera l’apparire del
padre [dio] nel capo. esso è detto scientifico per due ragioni:
a.] in quanto non si nega il male, si fanno emergere le
pulsioni edipiche contro dio, nell’apparire del capo [capo dello stato].
b.] in quanto non si nega il male e si riconosce la natura
terrena e mortale della dimensione attuale dell’uomo, è massimizzata la libertà
non come simulazione del paradiso, ma come libertà “tipica” dell’uomo terreno,
e quindi è ammessa dallo stato l’opposizione allo stato, il peccato individuale
e sociale, entro certi limiti la legislazione sulla vita, posta questa da
superare in relazione al progresso spirituale, culturale e economico dell’uomo e della società.
6.] il totalitarismo dello stato-epistemico è detto
“scientifico” perché, recuperandosi alcuni elementi del totalitarismo storico,
e conservata la forma della democrazia, si attua in terra la forma di governo
migliore, e quindi eticamente e giuridicamente corretta in senso scientifico,
tenuto conto [in senso scientifico e filosofico] della natura terrena
dell’uomo, per cui il conflitto non viene negato, ma risolto nella mediazione
politica.
7.] in breve …
a.] il totalitarismo storico [fascismo, nazismo e comunismo,
forme di paradisizzazioni, di cui anche la democrazia liberale pura -
occidentale - è una forma] riproduce direttamente il paradiso
[simulazione], e nega quindi la dimensione terrena [quindi i limiti
morali
dell’uomo e la sua natura creaturale e mortale, soggetta alla
salvezza].
b.] il totalitarismo scientifico riproduce indirettamente il
paradiso [questa è sempre la funzione del diritto, di
irprodurlo, perchè il paradiso è il luogo naturale
dell'uomo], tenendo in considerazione
però che l’uomo vive nella dimensione terrena, quindi ha
limiti etici, è
soggetto alla salvezza, e lo stato deve rispettarne la libertà e
la natura
anche conflittuale e oppositiva all’ordine.