definizione della dittatura [aspetto del totalitarismo]/con elementi di
teoria dello stato-epistemico/implicazioni
in ordine alla psicologia del
soprannaturale
1.] la reazione dell’inconscio dell’uomo ai novissimi,
essendo l’uomo esposto al baratro [possibilità di condanna eterna, questa
indipendentemente dal comportamento morale, cioè essendo strutturale], è di
essere anima-beata anche nella dimensione terrena.
2.] l’anima beata non è dio, o cristo, essa è ciò che sarà
ogni uomo salvato dopo la morte [mt 11, 11].
3.] nei totalitarismi storici [fascismo, nazismo e
comunismo] l’anima-beata emerge nella figura del dittatore-capo.
4.] carattere dell’anima-beata, in paradiso, è di essere
connessa alla rete delle gerarchie dei cloni-robot di ciascuna altra anima-beata:
in paradiso ogni uomo è servito da tutti gli altri uomini. [ad esempio, un
operaio, o un contadino, viene servito da tutti i santi canonizzati, cioè dai
loro cloni-robot.][di qui il detto: “uno per tutti, tutti per uno”.]
5.] l’uomo si sente salvato, quindi, se in terra riesce a
dominare il mondo [mt 16, 26], cioè a farsi servire da tutti gli uomini: questa
è la dittatura.
6.] nelle democrazie occidentali, senza capo apparente, la
dittatura si realizza nella plutocrazia, con l’asservimento del diritto
all’economia [cosiddetta dittatura del capitalismo].
7.] nella dittatura quindi si realizza la sequenza
decisionale paradisiaca: un solo uomo comanda su tutti gli uomini
[reciprocamente]. è importante sottolineare la natura di questo comando: comando
tecnico, che si realizza quindi in modo psico-tecnico: di qui il fatto che la
dittatura si realizzi come lavaggio del cervello e tecnocrazia, propaganda,
manipolazione delle coscienze, suggestione.
8.] anche se nelle democrazie non c’è un capo, esse si aprono
però alla tecnica, in cui la manipolazione delle coscienze avviene come
svuotamento ideologico e dipendenza dal grande-fratello, in cui si personifica
la tecnica, e nel quale si cala il ricco [il grande fratello è una emanazione
del mercato e dei mass-media].
elementi di
teoria dello stato-epistemico
9.] anche lo stato-epistemico ha una natura dittatoriale
[ogni sistema giuridico la possiede]. infatti, …
a.] secondo il male, la dimensione terrena imita inconsciamente
il paradiso [nel quale l’uomo si colloca per sentirsi tranquillo/sicuro
rispetto ai novissimi][totalitarismo storico].
b.] secondo il bene, la dimensione terrena “deve” imitare il
paradiso, come preparazione [morale] ad esso [totalitarismo scientifico]. la
differenza con il totalitarismo storico, espressione del male [nel quale il
demone penetra nelle coscienze], sta nel fatto che, nello stato-epistemico, la
dimensione terrena simula il paradiso non inconsciamente, ma consapevolmente,
sapendo di essere dimensione terrena, e non paradiso, quindi dimensione del mortale,
quindi soggetta ai limiti posti dall’etica, e alla condizione della libertà
intesa in senso terreno.
10.] nello stato-epistemico, quindi, …
a.] l’umanità non viene sottomessa dal dittatore, per le
esigenze del dittatore [e per le esigenze del popolo che si identifica ad esso],
b.] ma si sottomette volontariamente e consapevolmente al
dittatore, per le esigenze dell’umanità, che sono esigenze di preparazione alla
sottomissione cristica paradisiaca:
b1.] solo se, in terra, ci si subordina al padre [lo stato],
non si è parricidi per il cielo.
b2.] solo se, in terra, ci si subordina al figlio [la
chiesa], non si è fratricidi per il cielo.
implicazioni in
ordine alla psicologia del soprannaturale
11.] nella storia sono emerse le dittature. è emersa la
patologia del potere, la sua follia. anche le democrazie sono malate, come
messo in evidenza dal fatto che, mentre nelle dittature c’è un padre [nella
figura del capo/le dittature sono storicamente criticate per la loro violenza,
ma la loro violenza è aspetto che può essere separato dalla loro essenza
simul-paradisiaca], nelle democrazie c’è l’assenza del padre. ad esempio, a
fronte del sentimento verso un capo politico democratico, larga parte della
popolazione non riesce a identificare in esso dio, anche per mancanza di fede
in dio. l’uomo rifiuta consapevolmente dio, e paga inconsciamente le
conseguenze del suo rifiuto, nella malattia psichica o morale [peccato di
egoismo].
12.] questa emersione delle dittature nella storia, nelle
società di massa del XX secolo, mostra come la mente umana sia interfacciata
con il soprannaturale: la guerra, i crimini, i confitti sociali [a cui la
democrazia liberale, per l’aspetto del mercatismo, è opportuno rimedio a
carattere sia sociologico sia psichiatrico], sono manifestazioni di un non
opportuno innesto del soprannaturale nel naturale [dimensione terrena], innesto
di cui un aspetto è la chiesa, mentre manca [nel senso che è attualmente
imperfetto] l’aspetto dello stato. ciò tenuto conto di una differenza [anche
esorcistica] tra potere spirituale [non cercato dall’uomo di potere] e potere
temporale [cercato dall’uomo di potere], che la ricerca epistemica non è ancora
riuscita a comprendere. infatti il potere spirituale è superiore al potere
temporale, ma l’uomo di potere [nel quale deve identificarsi l’anima-beata per
la preparazione degli uomini alla sottomissione paradisiaca] cerca solo
quest’ultimo. e, trovatolo, spesso lo esercita nel modo della follia e della
violenza.