elementi di steleologia: considerazioni sulla relazione biologica tra dio e uomo nella dimensione terrena
1.] in apposito paragrafo sarà analizzato scientificamente il concetto
di “isolamento della terra”, di cui parla il neoparmenidismo.
2.] si è già detto che gli enti [creati] sono connessi all’essere è [necessario].
3.] questa connessione viene intesa come funzionalità ipostatica, resa
tale in seguito alla creazione, per la quale non può sussistere e non esiste un
ente che non sia funzionale all’essere. se esiste una galassia, che non è essenziale
ma è sovrabbondante all’essere, e tali sono tutte le galassie dell’universo
apparente, è perché la loro funzionalità è di essere non essenziali, e quindi
esse sono sospese e trattenute da dio [l’universo apparente è stato ricavato in
una nicchia/bolla sospesa nella realtà necessaria, la quale senza l’intervento
sospensivo di dio non consentirebbe inerzialmente al creato di sussistere].
4.] quindi gli enti non sono isolati ontologicamente dall’essere [l’essere
essendo sostanza a sé]: tutto il cosmo creato è connesso con l’essere.
5.] questo vale anche per la vita sulla terra.
6.] l’uomo non è un insieme di atomi [DNA] isolato dal tutto.
7.] il collegamento tra l’uomo e dio è stato dalla stele, raggio
spirituale.
8.] ciò significa che tutto ciò che circonda l’uomo, ed esteso per l’universo
[o almeno per la via lattea] è pieno di spirito [spirito in senso scientifico,
cioè biologico].
9.] è anche per questo che si può ipotizzare l’esistenza di un sistema
di unità organica, sezione della stele, che colleghi gli esseri umani tra loro.
[il sistema di unità organica è stato inizialmente teorizzato per spiegare alcuni
fenomeni di parapsicologia, come la telepatia. la telecinesi, invece,
riguardando gli oggetti, coinvolge il rapporto tra uomo e computer cosmico,
producente la realtà virtuale nella quale è immerso l’uomo/l’uomo reale sta all’interno
del sistema di unità organica.]