distinzione tra protologia, ontologia e cosmologia/distinzione tra
metafisica e fisica
[paragrafo associato a schema s26.html_[…]]
premessa
la ricerca epistemica ha prodotto
i seguenti risultati rispetto alla metafisica [ontologia], alla teologia e alla
cosmologia tradizionali:
1.] la distinzione tra essere e
dio.
2.] la considerazione della
realtà necessaria come realtà che include dio come sua parte [recupero del
platonismo], per cui dio non è tutta la necessità.
3.] esistono quindi altre realtà
necessarie e eterne insieme a dio, ma esse non sono “parallele”/affiancate a
dio [come nel platonismo, che ad esempio affianca le idee e il Bene al
demiurgo], bensì sono convergenti su dio, centro [nucleo] dell’essere.
4.] nella considerazione della
realtà necessaria [escluso il creato], esiste anche il cosmo [con dio posto nel
suo centro], per cui esiste il cosmo eterno aristotelico.
5.] nella considerazione del
creato, il cosmo [quello creato] è infinito e costituito di infiniti cosmi, che
non sono tra loro copie, ma strutture interconnesse e autonome, sempre
finalizzate alla vita. in un cosmo [detto cosmo-focale] dio ha creato l’uomo
sulla terra.
6.] l’universo apparente dovrebbe
essere una piccola parte del cosmo-focale. per cui nell’ipotesi di episteme
costruita, ciò che appare attualmente [l’universo con diametro di quindici o
cinquanta miliardi di anni luce] non è tutto il creato, ma parte piccola di
esso.
7.] il creato è parte
infinitesimale della realtà necessaria e di dio.
8.] a sua volta, dio dovrebbe
essere parte infinitesimale della realtà necessaria, e suo centro, come il
punto centrale di un piano o, più propriamente, di una sfera [la sfera
dell’essere parmenideo].
A.] distinzione tra protologia, ontologia e cosmologia
1.] all’interno della realtà
necessaria, per il suo studio si distinguono tre discipline in relazione ai
loro tre oggetti di studio:
a.] la protologia studia
l’esistenza [l’essere puro e astratto: il principio e la sua strutturazione].
b.] l’ontologia studia l’essere [l’essere
come sostanza, a maggiore concretezza rispetto all’essere come esistenza].
c.] la cosmologia studia il
cosmo.
2.] questa distinzione appare
giustificata:
a.] alla protologia afferiscono
la logica e la matematica, i concetti di identità, differenza, sviluppo e forse
divenire.
b.] la cosmologia ha termini
propri, che sono realtà concrete, che non possono essere considerate a carattere
ontologico, né logico-matematico-astratto [protologico]. esse sono, ad esempio:
l’atomo, l’energia, la materia, la massa, lo spazio, il tempo, l’evoluzione, il
cosmo stesso, le stelle, i pianeti, le galassie, il corpo umano inteso in senso
biologico [organi, cellule, ecc.], la tecnica, l’economia.
c.] all’ontologia afferiscono
concetti specifici, che non appartengono tradizionalmente né alla
logica-matematica, né alla cosmologia, come ad esempio: l’essere [inteso come
sostanza], l’emanazione [concetto introdotto da plotino, sempre distinto
dall’evoluzione], l’uno e la diade [concetti introdotti da pitagora e da platone],
l’infinito e l’eterno [concetti ontologici omologhi, rispettivamente, allo
spazio e al tempo cosmologici], l’iperuranio, l’empireo e il paradiso [concetti
ontologici omologhi alla tecnica], lo spirito e l’anima, quindi dio.
3.] dio, ente costituito di
spirito, appartiene quindi all’essere concreto, per cui la teologia dovrebbe
essere parte dell’ontologia.
4.] nell’episteme l’essere in
quanto essere, cioè inteso come sostanza, non è [come nell’ontologia
tradizionale] un attributo degli enti di cui è costituito il cosmo, ma è
sostanza specifica, che precede il cosmo, e ne condiziona la stuttura e i
processi [così, ad esempio, l’infinito e l’eterno strutturano, rispettivamente,
lo spazio e il tempo/l’emanazione struttura l’evoluzione/lo spirito struttura
la materia].
B.] distinzione tra metafisica e fisica
1.] all’interno della realtà
necessaria, la metafisica [relativamente a dio] riunisce la protologia e
l’ontologia.
2.] la fisica [relativamente a
dio] si identifica alla cosmologia.
3.] il creato è duplicato [copia
in senso platonico] della realtà necessaria.
4.] esistono quindi l’essere
creato e il cosmo creato, mentre si ritiene che non dovrebbe esistere anche una
“esistenza” [l’essere puro e astratto/il principio] creata. il creato sarebbe
quindi privo di una sua struttura originaria [su questo punto si introdurrà
apposito paragrafo, per le sue conseguenze in ordine alla teoria del male e all’interpretazione
epistemica del neoparmenidismo].
5.] l’ontologia e la cosmologia
del creato [= essere contingente] si distinguono quindi dall’ontologia e dalla
cosmologia della realtà necessaria [= essere necessario].
6.] poiché all’uomo appare
l’universo, studiato dalla fisica [del creato], per “metafisica”, relativamente
all’uomo, potrebbe intendersi:
a.] sia la metafisica della
realtà necessaria e del creato.
b.] sia anche la fisica della
realtà necessaria [che all’uomo non appare].
7.] è problema se la fisica del
creato relativa alla parte del creato cosmologico che non appare all’uomo,
secondo il punto 6.] della premessa, per il fatto di essere fisica relativa a
realtà non apparente, possa intendersi anch’essa come “metafisica”, secondo il
punto 6.] del sottoparagrafo B.].