analisi del rapporto tra storia
e idolatria all'interno del piano della salvezza
premessa e posizione di un tema
esemplificativo
1.] il concetto centrale di questo paragrafo [che è anche un concetto fondamentale
della politica/si osserva che i contenuti esposti in questo sito hanno una
finalità giuridica, istituzionale e politica] è se sia possibile e moralmente
lecito acconsentire ad alcuni peccati [mortali] per determinare un ordinato
svolgimento della vita sociale nello stato [legittimare il peccato secondo la fede].
2.] la vita cristiana è normalmente costituita in questo modo:
a.] nessun peccato mortale.
b.] qualche piacere.
c.] poche fonti di eccitazione e di stimoli.
d.] sobrietà nel comportamento e nei sensi.
e.] riconoscimento sociale.
3.] è cioè essa una vita che, in quanto incentrata sulla
mortificazione, appare "di morte" [attualmente].
4.] la maggior parte degli uomini [se non tutti] sono ossessi [tale è l’uomo
moderno], e quindi chiusi strutturalmente [dal punto di vista della
possessione] alla fede e alla santità di vita.
5.] essi sono inoltre tendenzialmente aggressivi, e sono la massa di
miliardi di esseri umani, che i politici devono governare: lo si può fare senza
il peccato, senza rendere lecito giuridicamente il peccato, e senza anche
favorirlo e provocarlo ? … il peccato essendo inteso come sfogo esorcistico
della possessione per la liberazione dell’uomo dalle pulsioni possessive e
ossessive.
6.] questa è quindi una distinzione tra stato e
chiesa: solo lo stato
può acconsentire, ad esempio, alla produzione industriale dei
contraccettivi,
cosa che la chiesa condanna moralmente, ma acconsente, ma che essa non
potrebbe legittimare con una legge canonica. quindi questa
distinzione tra stato e
chiesa è storicamente necessaria e esorcisticamente funzionale,
e lo stato, nell’esempio qui
posto, non solo acconente al peccato, ma anche lo provoca
[l’esistenza del
contraccettivo è una tentazione].
ampliamento della tematica
7.] nella storia le fonti di eccitazione per l’uomo sono gli idoli. essi
provengono dal male [peccato], ma la ricerca storica epistemica comprende che
dio non solo libera e acconsente al peccato, ma lo determina [tentando l’uomo,
ad esempio lutero/lutero è inviato da dio contro la chiesa, contro la chiesa di
dio, questo secondo un modo di pensare hegeliano/lutero non è un errore
storico, anche se è un errore dottrinale/chi vede errori nella storia si
preclude la comprensione della storia secondo l’azione della divina provvidenza].
8.] le determinazioni di cui all’elenco nel punto
2.] paventano una
vita cristiana “piatta” e "noiosa", tale essa deve essere,
ma [ad esempio/questo esempio è anche metaforico] i giovani
studiano a scuola
la storia, e che cosa essi potrebbero studiare,
anche nel regno di dio in terra, se non esistesse la storia da studiare
? ... la storia essendo storia del peccato/certo, non è
necessario in ottica cristiana che ci sia una "storia"/qui si dice che
è necessario, storia come storia del peccato, però
legittimato da dio.
9.] la storia è storia dell’azione umana come mito, e quindi come
idolo.
la concezione epistemica dell’idolatria
10.] la concezione epistemica dell’idolatria è rigorosa [anche se è
possibile che essa sia impostata in modo diverso]. perché si dia idolatria
devono realizzarsi contemporaneamente le seguenti condizioni:
a.] contemplazione di un oggetto o di un evento [anche che non sia dio][ciò
da solo non è idolatria].
b.] a questa contemplazione/adorazione deve essere associato un peccato
mortale [ad esempio, sessuale o aggressivo], compiuto anche in nome dell’oggetto
o evento, o comunque provocato da esso o correlato ad esso, in modo da
dipendere da esso.
c.] si dà idolatria anche nel caso in cui l’evento o oggetto adorato/contemplato
conduca l’uomo nell’errore speculativo, se questo errore allontana dalla
verità, dalla fede, ed è [anche per questo] causa del peccato, di cui al punto b.]
precedente.
11.] senza questo insieme di condizioni, io ad esempio, se sono
credente, e contemplo e "adoro" la mia automobile nuova, non commetto idolatria. se
invece contemplo la mia automobile, e per queesto arrivo in ritardo al lavoro,
allora la conmtemplazione è stata causa di mancanza morale, e si ha idolatria.
analisi dell’idolatria nella
storia
12.] si trascura qui un’analisi possibile e importante, e cioè quella
del concetto qui esposto di idolatria nella storia, perché analisi di fatti
troppo lunga e complessa. si pensa qui ad esempio a quelle volte in cui la
scoperta di un oggetto fa dire che [come si dice ...] ... “si è in una nuova epoca, si è diversi da
prima, quindi la morale è cambiata, e ora è lecito ciò che prima era proibito”.
ad esempio, in un libro di storia della filosofia si legge che nella società moderna si hanno
sempre maggiori esigenze di piacere. ci si chiede: questo è differente dal
passato ? quando nasce questa novità ? in nome di cosa essa si giustifica ?
anche perché anche nel passato c’era la perversione sessuale, che si può
supporre in gezabele [personaggio storico]. nell'esempio proposto sembra che la società moderna
giustifichi queste esigenze in nome della modernità. questo è un esempio di
idolatria: l’evento è la modernità, e in nome di essa si giustifica un peccato
mortale [l'esigenza di piacere delle masse].
13.] il peccato rende l’uomo un ossesso, cioè lo allontana dalla
corretta fede: un credente, a causa del peccato, può orientarsi alla
contestazione del magistero ecclesiale.
14.] la storia è la produzione, come pulsione
demoniaca emergente nell’uomo
dal suo inconscio, di idoli che riempiono la terra [at 19, 26-27], nei quali il
demone, che
tramite l’uomo li produce, proietta il suo bisogno di cristo, che
è salvezza, e
questi idoli sono per questo sostituti di cristo [2 ts 2, 4],
cioè anti-cristo. l’ultimo
idolo è la tecnica [quella idolatrata nel neoparmenidismo],
cioè il grande-fratello e la statua mass-mediale, che "parla"
[ap 13, 15; at 19, 35].
15.] la storia non è solo una scontro tra idoli
del male e idoli/immagini del
bene [ad esempio, un monumento a hitler e un monumento a un santo
canonizzato,
come don bosco o padre pio]. si ritiene che dio veda con favora anche
alcuni idoli negativi,
cioè associati al male. questo è il punto del paragrafo
che dovrebbe essere approfondito, ma non si riesce a farlo. questa
idolatria del bene avverrebbe per un capovolgimento tra bene e male,
non direttamente tra bene e male, ma
tra le loro rispettive proiezioni, che sono proiezioni diverse per la
chiesa e
per gli uomini moderni, che sono ossessi anche
opposti alla chiesa.
implicazioni giuridiche
16.] le implicazioni di questa concezione sono ad esempio nel fatto che
lo stato può e deve istituire "strutture di peccato" [come il capitalismo
liberista e l’economia di mercato – corretta nella sua forma sociale -, che è
idolatrico in quanto sadico], rivestite di natura sanitaria e terapeutica [come
la prostituzione, l’industria dell’intrattenimento erotico e le nuove forme di religiosità
associate alla suggestione e alla new age/associazioni religiose studiate dal
cesnur e dal gris]. si tratta di applicazioni dotate dei seguenti caratteri:
a.] sono idolatriche in quanto acconsentono, favoriscono e anche
producono il peccato [da parte dello stato].
b.] sono applicazioni/interventi, alla massa dei cittadini, dotate di
carattere psichiatrico, psicoterapeutico e psicoanalitico.
c.] sono azioni politiche a valenza esorcistica.
17.] lo scopo [transitorio] di tale azione è quello di condurre progressivamente il genere umano al
di fuori del peccato, verso la pienezza di vita cristiana [secondo le
determinazioni di cui all’elenco del punto 2.]].