considerazioni sul concetto epistemico di paganesimo
1.] prima della creazione dio è soggetto:
a.] a-etico/a-morale
b.] a-religioso
c.] che non soffre
d.] che non crea
e.] che prova solo affetto
f.] piacere [eros]
h.] che conosce il senso di sé.
2.] in questa situazione l’uomo, che non è ancora stato
creato, non esiste ancora, e quindi:
a.] non esiste la creazione
b.] non esistono gli uomini
c.] non esiste la storia della salvezza
d.] non esistono la religione e l’etica
e.] non esiste l’esigenza della penitenza, del sacrificio,
dell’amore in senso cristiano [agape].
3.] una tale situazione/condizione di dio non può essere
definita cristiana, ma piuttosto pagana.
4.] inoltre, anche durante il processo creativo e salvifico,
dio, che è immutabile, rimane invariante rispetto ad esso, per cui dio rimane
in parte pagano anche durante la storia della salvezza.
5.] è all’interno della condizione di cui ai punti 1.] e 2.]
che dio concepisce l’uomo fin dall’eterno e il progetto [anche dettagliato]
della creazione.
6.] poi dio crea e “lavora”, si incarna e si sacrifica: solo
ora, dopo la creazione e durante la storia della salvezza, dio può essere
considerato correttamente “cristiano”, con il suo sacrificio, per amore degli
uomini, e con la partecipazione ad esso del sacrificio degli uomini, per questo
detti “cristiani”.
7.] solo il dio, che è pagano, può, in quanto pagano,
condannare un uomo impuro per l’eternità. si ritiene che l’educazione dell’uomo
debba presupporre la severità, come dimostrato dalla crescita del bambino, che
non può avvenire solo con atti d’affetto. anche gli studenti a scuola non
possono essere correttamente educati se l’insegnanti non mostra a volte un
volto severno. ciò è richiesto dal processo educativo, associato alla natura peccaminosa
dell’uomo. [utilizzo di linguaggio retorico …]: non può esserci un corretto
processo educativo dell'uomo senza positive “sgridate” e "minacce".