proposizioni sulla forma della liturgia
1.] le forme liturgiche sono scientificamente predeterminate.
2.] esse si distinguono in:
a.] forma pre-conciliare.
b.] forma post-conciliare.
3.] la forma postconciliare è quella scientificamente più
perfetta, perché il prete è vicario di cristo, il quale è “opposto” [cioè
guarda di fronte] al popolo di dio.
4.] la forma preconciliare è quella adatta agli ultimi tempi
[forse diversi milioni di anni prima del ritorno di cristo], e vede un prete
che non agisce più vicarialmente a cristo, perché anche lui agisce
penitenzialmente, e quindi volge le spalle al popolo dei fedeli, guardando
anch’egli verso l’altare, come tutti i fedeli.
5.] la forma liturgica postconciliare sarebbe anche di tipo “anti-cristico”,
perché il prete si sostituisce a cristo:
a.] oggi ciò è lecito, perché questa sostituzione ha il
valore della vicarialità [prete che fa le veci di cristo, e che quindi si
sostituisce a cristo solo simbolicamente e per cristo].
b.] negli ultimi tempi, proprio per evitare la sostituzione
anti-cristica [per interferenza esorcistica], il prete cessa di agire come
cristo e al posto di cristo, e si rapporta alla liturgia come semplice
penitente, come gli altri fedeli.