il paradosso della salvezza
1.] la salvezza è un processo paradossale.
2.] la creazione ha senso, se riesce a condurre l’uomo in
cielo.
3.] ma tale condizione è legata alla libera adesione dell’uomo
alla salvezza.
4.] poiché essa è libera, l’uomo può dire di no alla salvezza, nel peccato.
5.] ne consegue che la creazione può non riuscire a portare
l’uomo in cielo, e quindi può potenzialmente fallire.
6.] essa non fallisce, e ha successo con certezza, solo se dio priva l’uomo
almeno in parte della libera scelta.
7.] ma in questa ipotesi l’uomo non è libero.
8.] se l’uomo è libero, la creazione rischia di fallire.
9.] se l’uomo viene salvato con certezza, allora lo è solo perché
è stato sottratto alla libera scelta [forse con l’assenso dell’uomo], ma la
salvezza deve essere libera, quindi è rischiosa, quindi è esposta alla
possibilità di fallire. è questo il paradosso della salvezza: essa è libera e
quindi può fallire, e così la creazione è a rischio di essere senza senso, in
quanto esposta alla libertà umana. se invece la creazione non fallisce ed ha successo con
certezza, è solo perché l’uomo è stato condizionato da dio nell’inconscio, e
quindi privato della libertà, la quale era [paradossalmente] condizione di
salvezza.
10.] da ciò derivano due riflessioni:
a.] la libertà umana non sarebbe esposta al rischio di
fallimento, perché strutturalmente orientata al bene [secondo natura], e al
bene anche orientata da dio, anche perché condizionata, ma sempre nel rispetto
della libertà.
b.] la storia deve giungere al momento della massima libertà,
quindi del massimo rischio, quindi anche del massimo aiuto [condizionamento] di dio.