che
cos'è l'atto di fede nella sua purezza
1.] esso può essere paragonato al permesso che una donna dà
a un uomo di toccarla nell’intimo.
2.] esso è simile a un rapporto di reciproco riconoscimento,
come tra docente e discente.
3.] questo rapporto è fondato sulla reciproca stima.
4.] anche dio deve farsi stimare dalla sua creatura. questa
soffre, anche dio soffre, ma in modo diverso. dio è obbligato ad assimilarsi,
nella storia, alla condizione umana dell’innocente sofferente.
5.] l’idea, propria
della teologia tradizionale, che il sacrificio di cristo sia un “gratuito atto
d’amore” è un errore. cristo doveva soffrire.
6.] poiché infatti l’uomo non ha chiesto di venire al mondo,
e l’innocente di soffrire [a causa degli uomini], dio è obbligato, per farsi stimare
dagli uomini, a partecipare alla loro sofferenza [un obbligo “funzionale”], e
quindi il padre impone al figlio la morte sulla croce.
7.] altrimenti una donna cristiana non si farebbe toccare da
cristo e dal padre in paradiso. nel sacrificio di cristo dio si fa “degno”
della sofferenza dell’uomo. e così, reciprocamente, nella vita l’uomo deve
farsi degno del sacrificio di cristo, con l’impegno etico.
8.] l’atto di fede è un atto di reciproco riconoscimento:
io, dio, ti considero esistente e accetto di farmi amare da te.
9.] l’ateismo quindi, che esce da questa ottica, è frutto e
proiezione di un percorso biografico in cui l’uomo “protesta” essenzialmente
contro dio di non essersi sentito amato adeguatamente dagli uomini come dai
propri genitori.