proposizioni sulla psicoanalisi intesa nella concezione freudiana
1.] la psicoanalisi di freud, nell’interpretazione della
sessualità umana e della natura della vita, è caduta in un fraintendimento retorico.
2.] la sessualità genera la vita [apparentemente], e poiché essa
concerne l’erotismo, per freud la vita è detta eros.
3.] secondo eraclito, “dell’arco il nome è vita, azione
la morte”, cioè l’atto sessuale ingenera una perdita di libido [libido che è un
aspetto della vita]: l’erotismo è quindi consumo di vita, cioè è toglimento di vita.
4.] la vita, dice gesù, è spirito [gv 6, 63]. il piacere [erotismo]
è invece “consumo” [perdita] di spirito. quindi l’eros è categoria opposta alla
vita, la quale è conservazione di libido, cioè di spirito vitale, di cui l’anima
è costituita.
5.] freud oppone eros e thanatos. invece, l’aggressività
che conduce alla morte potrebbe avere lo stesso effetto dell’eros, che consuma lo spirito, cioè la vita. la
morte naturale inoltre è perdita di energia vitale, come il piacere.
6.] nell’episteme la libido è una forma e un modo dello
spirito. attraverso il concetto di libido, inteso come associato alla
pulsione
sessuale, indicata come origine della vita, perché progenitrice,
freud ha identificato vita ed eros. in realtà, la vita
genera la vita attraverso l’atto sessuale, che è
caratterizzato dal piacere, ma non è l’erotismo che genera
la vita. esso segna
questo momento, ma non si identifica ad esso.
7.] la vita è correlata all’agape. l’agape è il
sacrificio che in dio consente la creazione della vita. quindi la vita è più
agape che eros. ma nell’episteme l’analisi della vita prescinde dalla creazione
e anche dalla generazione. la vita è spirito [come dice gesù: gv 6, 63] e lo
spirito è sostanza dell’anima. carattere dello spirito è la conservazione, come
della vita, che è protezione. l’eros è invece dispersione:
a.] in dio l’estasi consuma lo spirito senza alcuna
diminuzione dello spirito, come dice plotino riguardo all’uno e alle sue
emanazioni, paragonandolo alla luce che proviene dalla fiamma: la luce esce
dalla fiamma, senza alcuna diminuzione della fiamma.
b.] nell’uomo, che è mortale, invece, il piacere comporta una
diminuzione di spirito.
8.] l’eros e il thanatos nell'uomo hanno lo stesso
carattere di perdita e consumo di spirito. in freud la loro
opposizione,
e l’identificazione
della vita con l’eros [identificazione che è un errore,
perchè il DNA contenuto nei due gameti, che dà origine
alla vita, non si identifica al "sesso", non è cioè
"eros", ma è materiale genetico], hanno lo scopo di
giustificare il pansessualismo [tipico della concezione freudiana della
psicoanalisi] e quindi una concezione erotizzante e per questo atea,
pagana e a-cristiana della
società
moderna. poiché [intende la psicoanalisi freudiana] la vita
è eros, è
anche moralmente giusto che la vita sia identificata al piacere e alla
sua
pratica. si insinua così nella mente dell'uomo l'idea che
il perseguimento del piacere sia cosa non solo naturale, ma quasi un
obbligo morale verso se stessi, per cui la rinuncia alla
ricerca del piacere implica senso di colpa e
viene socialmente biasimata. se un uomo rinuncia al
piacere, lo
farebbe per motivi religiosi, intendenosi per essi, nella prospettiva
della psicoanalisi freudiana, una forma di nevrosi: l'uomo che non
persegue il proprio piacere erotico
è insano. insieme alla concezione della religione [dio inteso
come
proiezione del padre terreno], questi due punti [dio e la
sessualità umana] hanno
costituito la critica della psicoanalisi freudiana alla
concezione cristiana della vita, comportandone storicamente [come
rileva il card. ratzinger in "rapporto sulla fede"] anche un momento di
crisi.
9.] come detto, freud riesce [retoricamente] a identificare
la vita con l’eros, perché la vita è nell’uomo generata con l’atto sessuale. questo
è in realtà solo uno strumento, un momento, un passaggio che solo accompagna la
generazione della vita, ma non si identifica con essa. ciò che genera la vita è
la vita stessa [dai gameti allo zigote], e come l’uomo non può sopravvivere senza lo sforzo per la
propria sopravvivenza, sforzo che è dato dall’agape [cioè dal sacrificio], così
la vita è associata all’agape, il quale caratterizza in dio il suo sacrificio
creatore e generatore della vita e dell'uomo. ne consegue che non è il piacere [eros] che genera la
vita, ma il sacrificio [agape]. il piacere solo accompagna il momento della
generazione della vita.
10.] con riferimento all’erotismo umano e alla correlata
etica cattolica riguardante la sessualità umana, i seguenti passi biblici mt 25, 1-13 e lc 23, 31 potrebbero fare riferimento a tale argomento:
a.] l’olio delle vergini [mt 25, 3-4] potrebbe essere
interpretato come la libido.
b.] il legno secco [lc 23, 31] è il corpo da cui esce la
libido.
c.] il legno verde [lc 23, 31] è il corpo che conserva la
libido, è quello in cui essa scorre.
nota
ad integrazione di questo paragrafo si intende illustrare una ipotesi
di come freud sia potuto giungere a tale fraintendimento [identificazione
della vita con eros]:
1.] esistono nell'uomo due nature:
a.] una spirituale.
b.] una materiale-carnale.
2.] il corpo è una macchina [come dice cartesio]: solo l'anima e lo spirito, sua sostanza, sono vita.
3.] il piacere [eros] è sensazione, è quindi proprietà dello spirito e dell'anima.
4.] come l'anima si incarna nel corpo, secondo le due nature dell'anima, devono quindi esistere:
a.] un'anima [interamente] spirituale.
b.] un'anima carnale, cioè un livello materiale dello spirito, e questo è la libido.
5.] nel senso del punto b.] di 4.] [spirito in senso materiale], la
vita è quindi realmente "eros" [come dice freud], ma l'essenza
della vita corrisponde al punto a.] di 4.]: la vita è
innanzitutto spirito, inteso in senso spirituale.
6.] riguardo allo spirito come libido, ciò però non
significa che l'essenza della libido stia nella sua dispersione
[piacere]. per tornare all'esempio di plotino [che forse è
creato da abbagnano e fornero], la fiamma [libido = eros] genera luce
[piacere = eros], ma la fiamma non è la luce. la funzione della
fiamma è generare luce, ma l'essenza della fiamma non
costituisce la sua funzione [cioè non si esaurisce in essa],
perchè [in questo caso] l'essenza non esiste in funzione
della sua produzione esterna.
7.] ne consegue [come dice l'etica cattolica] che il piacere è
carattere positivo della libido, ma la libido non è in funzione
del piacere, bensì è in funzione dello spirito, di cui la
libido costituisce un carattere secondario.