proposizioni sulla concezione epistemica della sostanza e la deduzione
ontologica
1.] fondamento della protologia è la considerazione che
all’origine di ogni sostanza della realtà necessaria [è questa l’essenza del
fondamento …] sta la derivazione eterna dell’esistenza astratta da se stessa,
definita come auto-esistenzializzazione dell’esistenza.
2.] le sostanze, di cui è costituita la realtà necessaria,
distinte nei loro differenti livelli/dimensioni/stadi, sono cinque:
a.] l’esistenza [asratta].
b.] l’essere [astratto].
c.] lo spirito [concreto].
d.] la materia [concreta].
e.] la realtà virtuale [concreta].
la realtà necessaria è quindi costituita di esistenza,
essere [di cui è fatto il mondo], spirito [di cui è fatto dio], materia [di cui
è fatto il cosmo] e realtà virtuale.
3.] sia il noumeno che il femoneno riproducono al loro
interno tali sostanze:
a.] il noumeno è esterno a dio [realismo epistemico].
b.] il fenomeno è interno a dio, e riproduce il noumeno
dentro dio, che così vi si può in parte identificare [panteismo epistemico], e
può conoscerlo [idealismo epistemico, in senso kantiano e hegeliano].
la realtà esterna a dio, la realtà interna a dio, e la
riproduzione della prima nella seconda, sono determinazioni del principio: è
questo che, nell’inconscio di dio [e dell’uomo], “accende” [tramite l’effetto
maieutico della rappresentazione interna fenomenica] l’intuizione della
conoscenza oggettiva della realtà a dio esterna.
4.] di questa suddivisione delle realtà/dimensioni segue una
giustificazione [punti rispettivi a quelli precedenti]:
a.] alla base di tutto ciò che esiste, relativamente
all’essere necessario, sta l’esistenza, perché essa è l’unica sostanza il cui
nome corrisponde alla caratteristica di ciò che esiste: ciò che esiste, esiste,
e l’esistenza è questo stesso [suo proprio] esistere. cioè: l’esistenza esiste,
con esistenza = esiste. di nessun’altra realtà si può dire lo stesso. ad
esempio: dicendo che “dio esiste”, si evidenzia la differenza tra “dio” ed “esiste”.
invece in “l’esistenza esiste”, esistenza = esiste.
b.] l’essere viene a volte epistemicamente distinto
dall’esistenza. comunemente per essere in quanto essere si intende ciò che è
comune agli oggetti del cosmo [creato]. nell’episteme invece l’essere, poiché è
essere in quanto essere, è sostanza per se stesso, cioè non è predicato in
funzione di altro. ma questo essere può anche non essere l’esistenza astratta,
in quanto si ritiene che l’esistenza si complessifichi [come spiegato dalla
protologia], e l’essere è inteso come complessificazione dell’esistenza, ma
anche nel senso di una differenza ontica dall’esistenza, ovvero come sostanza
specifica. si distingono pertanto:
b1.] le complessificazioni dell’esistenza che rimangono
esistenza astratta.
b2.] la trasformazione e ipostatizzazione concreta
dell’esistenza in essere, inteso come sostanza onticamente differente
dall’esistenza, e anche dal cosmo.
c.] lo spirito è evidentemente una sostanza specifica. lo
spirito è la sostanza della rappresentazione conoscitiva. esso è innanzitutto
la sostanza della vita [cioè dell’anima di dio, di dio], e della conoscenza. è
problema se il pensiero sia costituito da essere o da spirito. l’intelletto e
la mente sono di spirito. lo spirito è la sostanza dell’apparire e della
coscienza, e quindi anche dell’auto-coscienza e dell’intuizione.
d.] anche la materia è sostanza specifica.
e.] la realtà virtuale viene suggerita come realtà dalla
tecnica del mondo contemporaneo, ma non costituisce un’invenzione dell’uomo. in
quanto è detta “realtà”, il virtuale è una ipostasi. esso dovrebbe essere la
sostanza spirituale “tipica” per l’apparire, nello spirito, della materia, la
quale per se stessa non appare, essendo realtà esterna e quindi livello ontico
specifico del noumeno.
5.] la deduzione ontologica è il processo [=
esistenzializzazione = ipostatizzazione] trasformativo dell’esistenza [principio],
che dà luogo alle sostanze della realtà necessaria. segue la deduzione
ontologica:
a.] l’essere è originato dal prodotto protonico tra
esistenza ed esistenza.
b.] lo spirito è originato dal prodotto protonico tra essere
ed esistenza [o tra essere ed essere].
c.] la materia [che dovrebbe essere sottrazione di sostanza,
cioè vuoto] è originata dalla divisione protonica tra lo spirito e l’essere [o
tra spirito e esistenza].
d.] la realtà virtuale potrebbe essere la divisione
protonica [o il prodotto protonico] tra spirito e materia, con un ruolo
dell’esistenza o dell’essere.
6.] prodotto protonico [cioè del principio con se stesso] e
divisione protonica sono forme del divenire, un divenire inteso come processo
eterno.
7.] anche il creato è costituito di esistenza, essere, spirito,
materia e realtà virtuale.
8.] la creazione è creata nella realtà virtuale della realtà
necessaria, unica sostanza che, nella necessità, dio può manipolare.
nota
1.] classificazione sistemica:
a.] logica/protologia
b.] logica/protologia/ontologia
2.] paragrafo chiuso in data 26/5/2009 alle ore 22:40.